Con questo titolo il 'CORRIERE FIORENTINO' riporta una intervista a Paolo Baldeschi dell’Università di Firenze e consulente della Regione per la redazione degli obiettivi di qualità del piano paesaggistico. In questa veste il Prof Baldeschi ha contribuito anche con un ampio intervento al volume ‘Regole e progetti per il paesaggio’ recentemente pubblicato dall’Università di Firenze d’intesa con la Regione per il nuovo piano paesaggistico della Toscana. Si tratta quindi di persona ben informata sui fatti e impegnata a risolvere questioni aperte e controverse da tempo. Colpisce perciò dell’intervista che il riferimento ad alcuni mali di Toscana richiami situazioni note; dalla Lunigiana con i suoi paesi svuotati a boschi che perdono biodiversità dove andrebbe reincentivata la pastorizia; alle Alpi Apuane con le sue 85 cave di marmo nei dintorni di Carrara; agli ‘orrori’ non solo ‘estetici’ del Mugello e la Val di Sieve ( il Chianti se la cava meglio). Ora chi ha seguito il dibattito e letto il volume sull’argomento sa benissimo che questi esempi e molti altri ugualmente noti dopo i silenzi del PIT riguardano e da tempo territori nei quali operano o dovrebbero operare a tutti gli effetti bacini idrografici, parchi e aree protette con i loro strumenti, piani, progetti. In campagna elettorale per le Apuane si è tornati addirittura a parlare di nuovi trafori eppure li opera un parco regionale. La Lunigiana dice Baldeschi – e ha ragione- ‘avrebbe bisogno di cura’. Eppure vi operano un bacino e vi confluiscono parchi e aree protette diverse che interessano e impegnano più d’una regione, diverse province e moltissimi comuni. Sono territori che aspettano anche dalla Toscana la rimessa a punto della legge sui parchi, sulle ANPIL etc, ma finora non si è visto niente. Sempre che non si pensi davvero che possa bastare il rapporto comunque congegnato tra Regioni e Comuni come finora sta emergendo dalla discussione in corso.
Baldeschi conclude dichiarandosi contrario al fotovoltaico e all’eolico che eco-compatibili lo sono solo a fini privati ( e già questo appare un po’ misterioso). Ma la Toscana non molto tempo fa come ho ricordato più volte ha approvato una legge sul piano energetico in cui stabilisce che i piani dei parchi devono conformarsi a quelli energetici. Se non mi è sfuggito non ne ho trovato traccia né in interviste né nel volume. Non è un buon segno.
Renzo Moschini