Finalmente una buona notizia per i balneari toscani: il Tar della Toscana ha confermato la validità e l’efficacia dell’estensione delle concessioni demaniali marittime fino al 2033. Lo ha fatto indirettamente con la sentenza numero 1377 depositata lunedì 9 novembre 2020, con la quale ha rigettato la richiesta di accertamento del diritto all’indennizzo in favore dei concessionari alla scadenza delle concessioni demaniali marittime, visto che le stesse sono state prorogate ex lege n. 145/2018.
“A questo punto, diventano ingiustificati i ritardi dei Comuni nell’applicazione della legge 145/2018”, sottolinea la presidente regionale di SIB (Sindacato Italiano Balneari)-Confcommercio Toscana Stefania Frandi, “per questo, chiediamo ai Comuni inadempienti di mettersi in moto subito per formalizzare l’estensione a tutti i concessionari delle coste toscane. Si tratta di un obiettivo importante non solo per la categoria che rappresentiamo, ma per tutta la Toscana, perché una volta messo in sicurezza il futuro delle nostre attività, potremo ripartire con gli investimenti per dare al turismo balneare stabilimenti sempre più sicuri e di qualità. Potremo così presentarci all’appuntamento con l’estate 2021 con tutte le carte in regola. E il turismo toscano, dopo le difficoltà gravissime causate dalla pandemia, potrebbe riprendere forza proprio dal balneare, che è voce importantissima dell’economia regionale, visto che sviluppa da solo quasi il 15% del Pil".
“A livello sindacale – prosegue la presidente dei balneari di Confcommercio Stefania Frandi - lavoreremo con i funzionari delle Amministrazioni Comunali perché l’obiettivo dell’estensione delle concessioni si concretizzi entro la fine dell’anno. C’è proprio bisogno di restituire serenità agli imprenditori del comparto, da troppo tempo sospesi nell’incertezza”.
A proposito della sentenza del Tar della Toscana, il SIB Confcommercio ricorda che anche il Consiglio di Stato, Sez. V, con diverse altre sentenze aveva dichiarato la validità e l’efficacia della legge n. 145/2018 (numeri 7251, 7252, 7253, 7254, 7255,7256, 7257 e 7258: tutte del 24 ottobre 2019). Appare, quindi, sempre più isolata la tanto pubblicizzata sentenza del Consiglio di Stato, sez. VI, del 18 novembre 2019 nr. 7874 che, al contrario, aveva dichiarato la non conformità al diritto europeo della stessa disposizione normativa. È comunque certo che, a distanza di due anni dal varo della legge nr. 145/2018, non è stata promossa alcuna procedura di infrazione da parte della Commissione europea. Tutto ciò evidenzia ancora di più l’infondatezza e la pretestuosità dei ritardi dei Comuni e delle Autorità di sistema portuali nella doverosa applicazione della legge che ha disposto il differimento della scadenza delle concessioni demaniali marittime. Il SIB sta dunque sollecitando il Governo e i Ministeri competenti affinché sia eliminato ogni ostacolo che impedisce la messa in sicurezza amministrativa della balneazione attrezzata italiana.