I dati di contagio COVID19 purtroppo non hanno risparmiato la Toscana; l’incremento degli indici è tale da spostare l’intera regione nella zona arancione con tutte le limitazioni che tale passaggio comporta per tutti i toscani, ma in particolare agli elbani.
La Fondazione, come tutti, è ben consapevole della gravità della situazione in corso, anche nella nostra bella isola, e desidera aggiungersi agli appelli rivolti ai cittadini affinchè sia mantenuto da tutti un comportamento sociale di massima responsabilità adottando singolarmente tutti gli accorgimenti sanitari suggeriti dalle autorità sanitarie.
Vogliamo però evidenziare ancora una volta la singolarità del territorio elbano che mal si adatta alle restrizioni per gli spostamenti conseguenti all’ingresso in zona arancione.
All'isola d’Elba, un ridotto territorio circoscritto ed omogeneo, sono presenti ben 7 Comuni ma molti servizi essenziali sono centralizzati nel comune di Portoferraio. Per uno spostamento di pochi chilometri si toccano anche 3 comuni diversi! Al fine di contenimento della pandemia sembra che il divieto di spostamento fra comuni dell’isola – salvo autocertificazione obbligatoria - abbia poca rilevanza, mentre costituisce intralcio burocratico significativo alle attività economiche, che è quanto di meno desiderabile oggi. Potrebbe essere stralciato, semplificando enormemente la vita agli elbani, alle forze dell'ordine ed agli organi di controllo, ed aumentando la sicurezza di tutti.
Ai fini di contenimento pandemico dovrebbe invece essere valutata attentamente la possibilità di introdurre controlli stringenti all'uscita ed all'ingresso all’isola, via nave o aereo, come già erano richiesti nella prima ondata pandemica.
La Fondazione, sempre aperta a dialogare con tutti gli enti istituzionali, ritiene opportuno invitare i Sindaci a chiedere congiuntamente in Regione la possibilità di adottare una deroga specifica per l’isola d’Elba che consenta il libero spostamento all’interno del territorio isolano.
Fondazione Isola d’Elba