Non so se l'argomento sia ancora di attualità o se ormai dalla moltitudine di persone ci si sia messa una pietra sopra.
Permettetemi, comunque, di unirmi idealmente a coloro che da decenni stanno sostenendo una lotta impari nel grande dibattito sulle risorse idriche dell'Isola e sull'opposizione al dissalatore come soluzione.
Quello che scrivo è una sorta di riassunto e di minuscolo contributo a quanto successo fino ad oggi,ad uso esclusivo di chi non ne fosse a conoscenza e ovviamente superfluo per chi ne è dentro da anni.
Allo scopo, mi sono permessso anche di prendere a prestito una famosa battuta dal film Il Marchese del Grillo perchè, provocatoriamente, credo possa ben rappresentantare quanto è successo e quanto si sta compiendo all'Elba con la realizzazione del Dissalatore a Mola.
L'attenzione che mi sento di rivolgere, insieme a tante sensibili persone elbane a questo serissimo argomento, mi deriva dalla frequentazione pluriventennale dell'Isola e dal piacere di vedere le tante bellezze naturali che l'Elba regala agli sguardi di chi ci vive e di chi ha la possibilità di visitarla.
Certo viverci presuppone che ci siano tutte le possibiità, o almeno gran parte delle possibilità a disposizione di ogni persona che vive sulla terraferma, tra le quali la Sanità, i Trasporti e la più vitale, cioè l'acqua potabile.
Argomento questo che da solo meriterebbe una settimana di trasmissioni televisive monotematiche.
Pertanto, sarebbe il caso di entrare subito in argomento, con un primo aspetto legato al fatto che la costruzione del Dissalatore è classificato come Opera Strategica per l'Isola.
Si, Strategica per l'Isola, tutta l'isola, perchè così è definita dalla Regione, per mezzo di una Legge Regionale del 2011.
Ed è per questo che alla mente mi è tornata la battuta provocatoria iniziale.
Perchè nell'individuare una soluzione ad un problema di carenza di acqua, che in alcuni anni si è verificato sopratutto durante il periodo estivo, la Regione ha deciso di NON tenere in conto la quantità di Studi e di Argomenti alternativi fatti da molte persone qualificate. dell'isola e non, per applicare diverse soluzioni al problema.
Valga ad esempio, ma non sono gli unici, quanto ho avuto modo di leggere nel merito, di detto e scritto dall'Ing. Meneghin e dal Geologo dott. Campitelli.
Veri e propri progetti particolareggiati e alternativi al dissalatore, di cui invito tutti gli interessati ad andare a scovare i loro appunti nella rete.
Rimarrete stupefatti da quanto troverete e capirete anche che era stata studiata la fattibilità dell'autonomia idrica isolana con un mix di soluzioni ingegnose e locali.
Tuttavia mentre le discussioni e le proposte di cui sopra, proseguivano nel corso di almeno una decina d'anni, tuttavia non sono riuscite a produrre i risultati auspicati e conseguenti; si è preferito invece arrivare alla soluzione peggiore per gli abitanti e per l'ambiente, e sopratutto per il mare.
Ma purtroppo e sopratutto, si sa, che l'isola muovendosi dal punto di vista Amministrativo e Autorizzativo con sette Comuni diversi, non ha potuto mettere in campo la forza necessaria per opporsi a quella che è stata definita un'opera STRATEGICA PER L'ISOLA ma è stato sufficiente chiedere soltanto il parere del Comune nel quale ci sarà l'insediamento.
Ma, in ogni caso, e per come si sono svolte le preventive procedure, la decisione era già stata presa, e ai sensi della Legge Regionale 36 del 2011, sulle opere di Interesse Strategiche Regionale, con Decreto 12 aprile 2017 n. 4515 la Giunta Regionale Toscana ha stabilito le opere per la costruzione del Dissalatore a Mola.
Decisione che non ha avuto, sembrerebbe, per legge vigente nel 2017, nenche bisogno delle varie Autorizzazioni di Impatto Ambientale.
E, a questa decisione, si sono succedute peraltro, con molta sorpresa, anche i pareri favorevoli al Dissalatore, che hanno dato sia Legaambiente il 28 luglio 2017 sia Italia Nostra il 3 luglio 2017, anche se poi ….
hanno invitato la popolazione a vigilare.
Mentre il Parco Nazionale Arcipelago Toscano non ha potuto /dovuto esprimere un proprio parere perchè, si legge, che l'ambito territoriale del Dissalatore è al di fuori della perimetrazione di sua competenza.
E' questo un fatto che dovrebbe far riflettere molto su altri argomenti, ma non in questa sede.
Ecco tutto questo è veramente difficile da sopportare.
E bisogna dare merito a quelle Associazioni di Cittadini che hanno perlomeno fatto in modo di divulgare le problematiche inerenti, cercando di opporsi.
Vedi a tal riguardo le numerose riunioni organizzate, tra le quali una delle più partecipate, quella nella Sala Consiliare di Porto Azzurro ed alcuni atti del Comitato per il NO al Dissalatore, sollecitando in questo modo un nuovo modo di agire da parte della attuale Amministrazione di Capoliveri.
Fino ad ora, le faticose iniziative messe in campo hanno però ottenuto piccoli risultati parziali, rispetto alla situazione attuale.
E, purtroppo, anche che i tempi sono diventati stretti, strettissimi, per tentare di ritardare e/o opporsi a questo micidiale insediamento industriale.
Figurarsi che ASA, dal suo punto di vista, in modo appropriato e trasparente, ha già pubblicato ed indetto la gara di appalto per i lavori per un importo € 11.278.833,63 iva esclusa.
Ed attende i Responsi delle Ditte interessate entro il 15 marzo 2021, indicando la durata dei lavori in 790 giorni.
Veramente una situazione molto ardua e difficile per Coloro che ancora oggi, ci stanno dando una piccola speranza.
Certo è, che il comportamento diverso dei 7 comuni isolani, non aiuta in questa direzione, anzi crea delle situazioni comportamentali e legislative assurde e contrastanti.
Per cui da un lato c'è in corso la realizzazione di un dissalatore per carenza idrica dell'Isola, di TUTTA l'isola, e dall'altra è stata data da un Comune, un'autorizzazione per un Parco Giochi Acquatico.
Tutto nell'ambito della legalità, per carità, ma Voi non sareste forse portati a pensare: delle due, l'una. O NO?
Non bastasse tutto questo, connesso al tema dell'acqua del dissalatore c'è anche il tema della condotta sottomarina, con tutti gli studi ed i suggerimenti per la sistemazione dell'attuale e la eventuale costruzione di una nuova in parallelo.
Ma su questo argomento c'è anche da tener presente che dall'altra parte, in continente, gli abitanti della Val di Cornia potrebbero pensarla in senso favorevole ad uno sgancio della fornitura blu dell'Elba, progressivo o ridotto.
E, se fosse, che si farà? Si continuerà a decidere individualmente, Comune per Comune, la politica di approviggionamento Idrico dell'Isola.
Oppure, succederà di nuovo che, considerata l'acqua un fatto strategico sarà possibile realizzare altri Dissalatori nell'Isola da parte della Regione Toscana?
Cosicchè, con le tonnellate di salamoia riversate nel mare dell'Elba, che fine farà la fauna e la flora "residente".
Sarà sempre un mare vivibile?
E qui, per tornare al Marchese del Grillo, il Grande Albertone avrebbe detto: e Tu, Popolo Elbano, ci stavi in Giunta Regionale, No! E allora cheVVOI?
Mo l'hanno approvato e te lo tieni! anzi te li tieni! o NO?
Scusatemi eh, si fa per cercare di sdrammatizzare un po', una questione che in base agli sviluppi, sarà tremendamente catalogabile tra quelle fondamentali per il nostro presente e futuro.
Tanti sono gli interessi in ballo, politici, economici, di potere, oltre a tutto quanto ha girato e girerà intorno alla realizzazione del dissalatore e agli importi tariffari dell'acqua che, con il Dissalatore, tecnicamente aumenteranno, per poi ricadere sulle utenze della Popolazione Elbana.
E, pur ripetendomi, dispiace profondamente che da parte di ASA si sia presa la decisione di costruire un dissalatore oggi, perchè con tutte le conoscenze tecniche di cui si dispone e delle coscienze maturate nelle Persone, quelle stesse energie avrebbero potuto essere indirizzate in modo decisamente più compatibile con l'ambiente, anche dalla stessa ASA.
A questo punto non ci resta che dare tutto il sostegno possibile a Coloro che ancora e nonostante tutto, stanno tentando di opporsi, cercando anche di far capire agli abitanti dell'Isola che in questo caso, pensare, tanto lo fanno a Mola, non sarebbe funzionale al presente ed al futuro sviluppo dell'Isola.
In questa lotta c'è bisogno di Tutti, anche di coloro che la pensavano diversamente e sopratutto dovrebbe essere politicamente trasversale, ma forse quest'ultimo aggettivo è di troppo.
In ogni modo, sarà dura, molto dura, ma comunque...NON sarà inutile, per la crescita della coscienza di UNA Comunità.
Fulvio Di Pietro