Il 25 aprile è la più importante festa nazionale del Paese, la festa della Liberazione dal nazifascismo. E' la festa della democrazia e della libertà.
Anche ora c'è bisogno di resistenza e di unire le forze come fece la Resistenza allora, perché quella lotta non fu di parte; vi parteciparono tutti quelli che ambivano alla libertà, fu un moto di popolo. Oggi dobbiamo ugualmente unirci per resistere a questa minaccia che stiamo affrontando, lo dobbiamo fare stringendoci tutti assieme.
Dobbiamo, almeno una volta, abbandonare gli steccati tra destra e sinistra, tra gli “aperturisti e i chiusuristi”, tra i “salviniani” e i “speranziani”, cercando di capire che remare tutti insieme dalla stessa parte (come fecero i partiti del CNL nella liberazione) ci potrà portare al traguardo di una ritrovata serenità sanitaria e sociale.
Quindi sprono i miei concittadini e tutti in generale a seguire le regole e le indicazioni (anche se possano apparire difficili, dure o illogiche) delle autorità amministrative e sanitarie, con le quali potremmo tornare a vivere un’estate densa di libertà e di lavoro, come tutti auspichiamo.
Un’ultima riflessione la voglio riservare agli amici della Sardegna che hanno visto infranto un sogno di ritrovata libertà troppo presto, attraverso una riapertura a marzo evidentemente non ancora possibile; che ci sia da monito e da memoria per il futuro.
Buon 25 aprile a tutti quale inizio di una ritrovata e consapevole libertà!
Michele Mazzarri