«Bene ipotesi riapertura Pianosa, ma è necessario rivalutare tutta l’Isola come meta futura per il turismo». Claudio Morganti, europarlamentare indipendente dell’Eld, accoglie soddisfatto l’ipotesi dell’apertura di Pianosa per ospitare detenuti in semilibertà, anche se sottolinea «che Pianosa andrebbe rivalutata dal punto di vista ambientale, facendola diventare nel futuro un punto di eccellenza del turismo toscano e dell’arcipelago».
Morganti, già nel marzo 2010 aveva avanzato la possibilità di un recupero dell’isola, auspicando in particolar modo che la struttura carceraria fosse destinata «ai detenuti con bassa pericolosità o a fine pena o alle mamme con figli minori», per poi diventare in futuro «una destinazione turistica». In merito, infatti, l’allora Presidente della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, Angelo Alessandri, aveva presentato un progetto proprio per il recupero dell’Isola di Pianosa.
Morganti, inoltre, si dice «contrario ai cosiddetti indulti mascherati», riferendosi al piano carceri previsto dal ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri. «La Giustizia italiana – afferma – deve andare verso la certezza della pena come in tutti i Paesi dell’Ue». Secondo Morganti «il problema del sovraffollamento delle carceri non può essere risolto abbassando la pena ai delinquenti, ma facendo scontare la pena ai detenuti extracomunitari nel proprio Paese d’origine, oltre alla ristrutturazione di strutture dismesse e la costruzione di nuove carceri. Gli ultimi dati forniti dal Guardasigilli parlano di almeno un terzo dei detenuti di origine straniera. Mi auguro – conclude – che, anziché pensare a come abbassare le pene, il ministro Cancellieri pensi a far scontare il carcere agli extracomunitari nei propri Paesi di origine».