"Dopo un anno intero senza ascensore l’ospedale di Portoferraio raddoppia i disservizi: a guastarsi pochi giorni fa è stato anche uno degli ascensori interi, chiediamo risposte all’azienda sanitaria e all’assessore Marroni".
È la richiesta del consigliere regionale e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri e del responsabile di Più Elba, Mario Agarini che denunciano la stato di abbandono degli elevatori del presidio ospedaliero elbano che proprio in questi giorni ha “festeggiato” il primo anno di guasto dell’ascensore esterno.
«Che – spiegano – è attualmente ko a causa della controversia legale che vede contrapposte Asl 6 e ditta esecutrice dei lavori. Ma finora nonostante la morte per infarto di un’anziana paziente sulle scale dell’ospedale, un caso di spalla lussata e alcuni svenimenti sul tragitto che conduce all’ingresso, gli elbani si apprestano ad affrontare il clima estivo senza ascensore.
Ma il vero paradosso sono gli oltre 55.000 euro di quota aggiuntiva (come si evince dalla delibera regionale 334 del 6 maggio 2013) stanziati dalla Regione per la realizzazione della Casa della Salute di Portoferraio, nonostante ancora non sia chiara la sua destinazione e la futura riorganizzazione del presidio ospedaliero.
Prima di stanziare fondi per un progetto sperimentale come quello delle Case della Salute – spiegano – e annunciare maxiambulatori all’Elba, Regione e azienda sanitaria dovrebbero dimostrare di essere capaci di riparare almeno un ascensore guasto.
Questo andrebbe a beneficio della loro credibilità e del rapporto con gli elbani, la cui situazione sanitaria, sta assumendo tratti allarmanti. I paradossi nella gestione diventano ancora più grossi se si considerano i 728.000 destinati dalla Regione all’Asl 6 per l’implementazione del modello Case della Salute. Ma la realtà dei fatti è lontana dal mondo di carta delle delibere regionali. Per adesso, sperimentazioni a parte, quello con cui si ritrovano a fare i conti gli elbani è un dramma di solitudine sanitaria: due ascensori rotti, servizi sanitari dimezzati rispetto a due anni fa e più di un migliaio di firme raccolte dai cittadini per denunciare una situazione critica».