La questione dell’impianto del dissalatore sbarca in parlamento con una interrogazione.
Credo che l’approvvigionamento idrico sia solo uno dei molti problemi che tocca e accomuna tutti i territori insulari minori compreso l’isola d’Elba, la più grande delle isole minori.
Altri ce ne sono quali la continuità territoriale e la mobilità, lo smaltimento dei rifiuti, la sanità, le tematiche fiscali, la scuola con il forte abbandono scolastico e gli edifici vetusti, le infrastrutture, la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, l’approvvigionamento energetico, l’amministrazione per citarne solo alcuni.
Sono questioni note e dibattute da molti anni la cui non risoluzione ha ridotto tali territori insulari ad essere non a torto ritenuti “disagiati”.
Salvo in estate quando sono aggrediti per breve periodo di tempo dai turisti.
Tutto questo deve essere affrontato dal parlamento con una legge sulle isole minori, ad oggi inesistente, che metta al centro non solo le questioni da risolvere con la relativa copertura economica (vedi PNRR) ma anche norme di partecipazione diretta alla gestione del territorio di tutti i cittadini residenti che vi abitano, vivono e lavorano.
Temo che il parlamento non sia grado.
I problemi riguardanti un territorio insulare sono peculiari e conosciuti bene solo da chi vi vive.
Per quanto riguarda l’Elba e, forse molti altri territori insulari minori, essa non ha alcun rappresentante nel parlamento nazionale che vive, abita e lavora sull’isola.
In questa situazione la legge non può essere calata dall’alto ma nella stesura deve vedere partecipazione non solo di imprenditori ed enti pubblici o privati ma di famiglie, pensionati e lavoratori dell’Elba.
E anche qui temo che ciò non avvenga.
Marcello Camici