Il 24 ottobre, per scoprire cosa ciascuno di noi può fare per la prevenzione, i volontari di protezione civile invitano i cittadini a partecipare agli appuntamenti nelle piazze fisiche e/o digitali.
Volontariato di protezione civile, istituzioni e mondo della ricerca scientifica tornano in piazza per diffondere la conoscenza dei rischi naturali nel nostro Paese e delle buone pratiche di protezione civile. Volontarie e volontari saranno presenti negli spazi informativi “Io non rischio”, realizzati online e nei gazebo allestiti su gran parte del territorio nazionale, per diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare i cittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto.
Fondamentale per la Campagna – giunta quest’anno all’undicesima edizione – è il ruolo attivo dei cittadini che potranno informarsi e confrontarsi nelle oltre 500 piazze, tra fisiche e digitali dove, con l’ausilio di contenuti interattivi e dirette streaming sui social media, si forniranno spunti e approfondimenti sulle tematiche della Campagna. L’edizione di quest’anno, inoltre, si arricchisce di una nuova e importante iniziativa, un evento digitale nazionale organizzato dal Dipartimento della Protezione Civile.
La Campagna a livello nazionale coinvolge oltre 3000 volontarie e volontari appartenenti a circa 500 realtà associative, tra sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni d’Italia. La manifestazione è stata presentata stamani a Palazzo Strozzi Sacrati dal presidente della Regione Eugenio Giani insieme all’assessora all’ambiente e protezione civile Monia Monni.
"E’ una manifestazione di cui viviamo i 10 anni- spiega il presidente Eugenio Giani- , allora la sensibilizzazionme era concentrata molto sulla prevenzione del rischio sismico, col tempo è diventata una manifestazione simbolo per tutto ciò che significa il sistema di protezione civile. A livello nazionale e locale il 24 ottobre sarà il giorno della protezione civile. La Protezione civile è un pilastro fondamentale di un’organizzazione che in tutta Italia si fonda sul coordinamento di tutti coloro che nei momenti di calamità possono esserci e possono agire; mi riferisco a tutte quelle associzioni che a più livelli riescono essere attive e presenti, e che con professionalità riescono a prendere decisioni nelle emergenze. Noi come Toscana abbiamo una lunga storia".
“Io non rischio” – Campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima, Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica, Regioni, Province Autonome e Comuni.
“Finalmente torniamo in presenza- aggiunge l’assessora Monia Monni- , Io non rischio è nato nel 2011 e ogni anno siamo riusciti a replicarlo, anche durante la pandemia, avvalendoci degli strumenti tecnologici e delle nuove tecnologie. Sono 500 le piazze coinvolte nel Paese domenica, e sono 500 le associazioni coinvolte. Domenica fermatevi al punto informativo giallo di Io non rischio, fermatevi e parlate con i nostri volontari di protezione civile. E’ importante essere informati, il sistema di protezione civile serve anche alla prevenzione , non soltanto all’intervento dopo l’emergenza e, sapere come ci si deve conmportare quando si verificano eventi estremi è fondamentale per la propria incolumità e quella degli altri. Per questo il coinvolgimento dei cittadini è fondamentale”. L’assessora Monni ha poi sottolineato la volontà di accellerare il nuovo regolamento di organizzazone volontariato e Protezione civile, “fodamentale – sottolinea Monni- per far atterrare la legge 45 del 2020, quella che recepisce il nuovo codice di protezione civile".
In Toscana quest’anno abbiamo 46 piazze, di cui 16 anche in presenza e 30 solo in forma digitale, che interessano altrettanti Comuni, con il coinvolgimento di 632 volontari appositamente formati per poter svolgere il ruolo di “comunicatori iononrischio”.
Sul sito ufficiale della Campagna, iononrischio.protezionecivile.it e sui profili social dedicati (canali Facebook, Twitter e Instagram) è possibile reperire informazioni, aggiornamenti e consultare i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto, un maremoto o un’alluvione.
Di seguito l’elenco delle “Piazze IO NON RISCHIO” della Toscana
Piazze fisiche
Firenze, Greve in Chianti, Marradi, Grosseto, Livorno, Castelnuovo di Garfagnana, Seravezza, Pisa, Pontedera, San Miniato, Montemurlo, Pistoia, San Marcello Piteglio, Murlo, Siena, Sovicille.
Piazze digitali
Castel Focognano, Castelfiorentino, Monte San Savino, Pratovecchio Stia, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Empoli, Fiesole, Palazzuolo sul Senio, Pontedera, Scandicci, Capoliveri, Collesalvetti, Rosignano Marittimo, Lucca, Pietrasanta, Porcari, Carrara, Calcinaia, Casciana Terme Lari, Guardistallo, Vecchiano, Vicopisano, Prato, Monsummano Terme, Montecatini.