Mantenere sul territorio un’adeguata presenza di sportelli bancari e postali è l’obiettivo della mozione, approvata dal Consiglio Provinciale nella seduta del 13 gennaio.
Il documento, presentato dal consigliere di Fratelli d’Italia, Benito Gragnoli, sottolinea l’importanza di garantire servizi essenziali come sono gli sportelli bancari anche nelle realtà periferiche, al fine di evitare disagi alla popolazione, in particolare quella anziana, tenuto conto delle caratteristiche della provincia livornese, con 19 comuni, di cui otto compresi in territori insulari, spesso con difficoltà di collegamento.
La mozione è stata integrata da un emendamento del gruppo di Provincia Democratica, illustrato dalla capogruppo Alberta Ticciati, che inserisce anche gli sportelli postali tra i servizi essenziali per il territorio.
“Il sistema bancario purtroppo - si legge nella mozione approvata - continua a non percepire l’importanza che ricoprono a livello sociale i piccoli sportelli periferici e non comprende l’entità dei disagi che provocano le chiusure in particolare alle fasce più deboli. Così come forse non si ha contezza della ricaduta soprattutto sulla popolazione anziana della chiusura degli uffici postali, presidi e punti di riferimento imprescindibili soprattutto per le fasce più deboli ed in particolar modo per le realtà più periferiche, piccole o insulari”.
La mozione mette, poi, l’indice sull’analfabetismo funzionale e di ritorno che colpisce una consistente quota di popolazione, “incapace di usare in modo efficace le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana, che si traduce, in pratica, nell’incapacità di comprendere, valutare e usare le informazioni che riguardano l’attuale società”.
Dopo aver ricordato la chiusura di tutti gli uffici periferici a Capraia, ormai senza neanche il bancomat, e la presenza inadeguata di servizi bancari e postali a Sassetta, Campiglia Marittima e Castagneto Carducci, dove è stata chiusa recentemente l’unica filiale bancaria, la mozione impegna la presidente della Provincia ad attivarsi nei confronti di ANCI Toscana e della Regione Toscana per sensibilizzare ed alzare l’attenzione dei territori su questi temi, al fine di avanzare un’azione congiunta volta a preservare e difendere i servizi essenziali, ma anche a studiare e valutare condizioni etiche sostenibili e perseguibili, finalizzate a non marginalizzare e impoverire alcune realtà già complesse per posizione geografica, condizione sociale ed economica, caratteristiche logistiche ed infrastrutturali.
La presidente Marida Bessi è intervenuta sottolineando l’utilità di azioni comuni con Anci ma anche con Uncem (Unione delle comunità montane) che ben conoscono la realtà dei piccoli comuni collocati in territori disagiati, poco appetibili anche per servizi di telefonia, dove spesso manca anche la connessione alla rete internet.
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Pietro Panciatici (gruppo Provincia civica) e Alessandro Perini (gruppo Per la Provincia di Livorno) che hanno espresso il loro pieno consenso per la mozione, approvata con voto unanime.