Da elbano, da Civil Servant al servizio degli italiani da diversi lustri, sono convinto che lo stellone che protegge il Belpaese illuminerà gli attori politici che da oggi voteranno per il Presidente della Repubblica.
Dopo l’uscita di Berlusconi dalla corsa al Quirinale, con il coup-de-teatre – ho i voti ma mi ritiro per il bene del Paese – self-made-man apparente, figlio di un’Italia d’antan, donabbondiana, individualista se non altro, auspico la nomina a Presidente degli italiani di una figura fedele al Patto Atlantico ed all’Unione Europea, autorevole a livello internazionale, garante delle riforme chieste da Bruxelles con il finanziamento di oltre 200 miliardi di euro per il rilancio dell’Italia con il piano nazionale di ripresa e resilienza del dopo pandemia per un nuovo rinascimento, come Mario Draghi.
Gli italiani vogliono essere governati da figure al di sopra delle parti che operano nell’interesse del Paese, non da populisti che fanno i loro interessi facendo credere di fare quelli della collettività.
Il Paese per uscire dalla crisi politico-economica causata dalla pandemia di Covid-19 ed affrontare la crisi internazionale di questi giorni che rischia di esplodere riportando l’Europa indietro ai tempi della Guerra Fredda, ha bisogno di un Presidente della Repubblica autorevole sul piano interno ed internazionale, garante degli accordi con Bruxelles e protagonista di quella svolta tante volte auspicata da molti per un’Italia moderna, efficiente ed efficacie, con quel cambio di sistema da quello parlamentare a quello semipresidenziale o presidenziale, con l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, come negli Stati Uniti o in Francia.
Alle quindici di oggi comincia la chiama per l’elezione del tredicesimo Presidente della Repubblica. Al Colle non si va contro i partiti. Speriamo di cavarcela.
Enzo Sossi