Siamo turbati e preoccupati. Dopo mesi trascorsi a difendere dai continui attacchi la Legge 65/2014, meglio nota come Legge Marson, e dopo averla vista “sfregiata” con la pessima revisione legislativa del novembre scorso (LR 47/2021), siamo di fronte a una nuova minaccia, portata ora al cuore degli istituti della valutazione e della partecipazione.
La Pdl 92, infatti, che sarà prossimamente discussa in aula, nel Consiglio Regionale della Toscana, disarticolando l'obbligo delle procedure di VIA-VAS-AIA (ex lege 10/2010) e delle buone prassi partecipative insite nella 65, per piani, programmi e progetti di derivazione PNRR, ci riporta pienamente alla stagione berlusconiana della Legge Obiettivo. Con la scusa di velocizzare e semplificare, si deturpano per sempre norme e procedure che erano state per anni il fiore all'occhiello della cultura amministrativa toscana.
Siamo quindi sorpresi e amareggiati nel dover constatare che a proporre non già una semplificazione delle norme, ma una loro totale deregolamentazione, sia una maggioranza formalmente progressista. O per meglio dire: che si vanta a parole di esserlo, ma che - nel merito delle politiche che propone - non perde occasione di dimenticare e tradire il mandato ricevuto da tantissimi cittadini “progressisti” della Toscana.
Vista la sordità e la protervia che purtroppo, nostro malgrado, ci troviamo a fronteggiare, non possiamo che chiamare tutti i nostri Soci e tutti i nostri Circoli alla mobilitazione, partecipando con convinzione al presidio di mercoledì 26 gennaio pomeriggio (16,30) davanti al Consiglio Regionale della Toscana. Il nostro metodo, rigorosamente pacifista e nonviolento, non ci esime tuttavia dal manifestare tutta la nostra indignazione e tutto il nostro dissenso per politiche che rischiano di aprire varchi insopportabili per avventurieri e criminali.
La Toscana rimanga terra di diritti e partecipazione!
Ufficio di Presidenza di Legambiente Toscana