L’isola d’Elba potrà diventare area non vocata ai cinghiali come più volte chiesto e sollecitato dagli agricoltori.
“Con l’approvazione della proposta da parte della giunta regionale di revoca dell’area vocata su tutta l’Isola in seguito all’esplosione della popolazione di cinghiali che danneggiano le colture e rappresentano una minaccia per la sicurezza di cittadini e dei tanti turisti, arriva finalmente a conclusione un percorso lungo e non certo privo di ostacoli che ha visto partecipare insieme cittadini, agricoltori, le amministrazioni locali, la provincia, l’Atc e la comunità del Parco”: ad esprimere soddisfazione per l’approvazione da parte della giunta regionale della proposta, attesa ora al vaglio del consiglio regionale, di rivedere le norme sulle aree vocate al cinghiali e al muflone, è Coldiretti Livorno che più volte aveva denunciato, durante i tanti incontri, i momenti di confronto pubblici e sui media in questi anni, l’incompatibilità del territorio elbano con la presenza ormai fuori controllo degli ungulati.
“Diamo atto al vice presidente, Stefania Saccardi, e alla giunta regionale, di aver mantenuto l’impegno con il mondo agricolo costretto in questi anni a subire inerme le devastazioni dei cinghiali protetti dal regime di territorio a vocazione. E’ un primo formale passo verso la soluzione di una problematica che è sicuramente tra le cause dell’abbandono di molte aree marginali e della chiusura delle aziende anche sull’Isola. – spiega Simone Ferri Graziani, Presidente Coldiretti Livorno – Ora si faccia presto per mettere in campo gli strumenti previsti per ridurre la popolazione dei cinghiali e tutelare al contempo la straordinaria biodiversità dell’isola, la sua fauna e la sua flora”.
Ad aggravare una situazione già molto pesante è arrivata anche la siccità che spinge i cinghiali verso i centri abitati in estate affollati dai turisti. La mancanza di pioggia, con precipitazioni dimezzate nel 2022, e il caldo record hanno fatto seccare i raccolti e reso asciutti i torrenti portando i branchi sempre più verso i centri urbani e i litorali a caccia di cibo e di acqua. L’invasione dei cinghiali viene vissuta dai cittadini come una vera e propria emergenza, tanto che oltre otto italiani su 10 (81%), secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero anche perché un italiano adulto su quattro (26%) si è trovato faccia a faccia con questi animali.
Foto di Nina Martini