Davvero singolare e destinato a far discutere il provvedimento assunto dal comune longonese titolato “Divieto distribuzione volantini, depliantes, manifesti o altro materiale pubblicitario”.
L’ordinanza del Sindaco Simoni recita in premessa la “ratio” di "misure" che non ci pare abbiano, almeno all’Elba, alcun precedente.
“Preso atto – recita l’ordinanza - che alcune aziende pubblicizzano i loro prodotti commerciali attraverso il sistema del volantinaggio e con manifesti collocati sui pali dell’illuminazione e della segnaletica stradale;
Considerato che tali forme di pubblicità creano un’eccessiva presenza di volantini e/o parti di manifesti su tutte le strade del territorio comunale con conseguenze pregiudizievoli per il decoro urbano e per l’igiene pubblica;
Visto che la diffusione della pubblicità tramite volantini e depliantes nelle vie, nelle piazze, nei portoni, sui parabrezza delle vetture in sosta ed in tutti gli altri luoghi pubblici del comune, causa un enorme quantità di rifiuti di difficile raccolta e, quindi, un evidente degrato dell’igiene e del decoro dell’intero territorio comunale ….”
Ed il testo dell'ordinanza continua in toni catastrofici, fino a giungere all’acme enfatica nella denuncia, in carattere stampatello e sottolineato, nientemeno che della AZIONE CONTINUA, FORZATA ED IMPERTERRITA DI CONSEGNA AI PASSANTI CREANDO LORO DISAGIO che parrebbe prefigurare una somministrazione del materiale sotto minaccia o giù di lì, approdando al caporalesco disposto:
- E’ fatto divieto a tutte le aziende ed alle società di effettuare pubblicità mediante volantinaggio (…)
- Altresì è fatto divieto di distribuire volantini, depliantes, manifesti, opuscoli pubblicitari o altro materiale pubblicitario sotto le porte di accesso, sugli usci e negli androni delle abitazioni private, sul parabrezza o lunotto delle autovetture e, comunque, su tutti i tipi di veicoli;
- La distribuzione di volantini (etc. NDR) potrà avvenire esclusivamente delle cassette postali o con consegna direttamente a mano nelle abitazioni private;
- Le ditte e/o gli incaricati delle operazioni di volantinaggio dovranno segnalare preventivamente, almeno cinque giorni prima, al Comando Polizia Locale la data di inizio di dette operazioni, depositando una copia del volantino, gli incaricati dovranno essere muniti di apposito tesserino di riconoscimento;
- Gli eventuali trasgressori (…) saranno soggetti (…) al pagamento delle sanzioni amministrative previste dall’art. 7bis - d.lgs 267/2000 (da 25 a 500 euro NDR)
- E’ fatto obbligo ai titolari delle ditte che intendano effettuare la distribuzione di volantini pubblicitari sul territorio comunale, di fornire l’elenco delle persone che verranno impiegate nella distribuzione stessa con fotocopie dei relativi documenti di riconoscimento (carta di identità, permesso di soggiorno ecc) e di allegare copia del volantino da distribuire ..
Ora, a parte il doppio sfondone del ripetuto uso del termine “depliantes” (dépliant è una parola francese, in italiano va scritto depliant anche al plurale, e comunque il plurale sarebbe depliants) questo “editto vaporino”, ci pare così vessatorio che nel caso qualcuno lo impugnasse non scommetteremmo un soldo bucato su una sentenza favorevole al comune, e dà – nel suo piccolo - la misura della "apertura" mentale turistico-imprenditoriale di chi amministra quel non felicissimo paese.
Impedire di fare pubblicità con il volantinaggio in pubblico (sarà legittimo? ne dubitiamo assai) e creare difficoltà burocratiche artificiose perfino ad una distribuzione porta a porta del materiale, significa spuntare una delle armi di promozione di attività ed eventi che, al contrario, un amministratore, anche appena decente, dovrebbe aiutare, favorire, anche se collocate per ipotesi lontano dal sacro suolo longonese, poiché, nonostante la perdurante, votata e gioiosa divisione dell’Elba in otto pollai, l’economia dell’Isola una e solo una è.
Ma tanto il popolo è sovrano, quanto si merita gli amministratori che si sceglie, ed il popolo di Porto Azzurro allora si merita anche questa “sceriffata”, l’ultima di una serie infinita.