"Apriremo un fondo che potrà arrivare fino a due milioni, e inseriremo un articolo all’interno della nuova legge urbanistica, che approveremo prima delle ferie, per finanziare i Comuni che vogliono abbattere gli ecomostri, quelle strutture che attentano alla bellezza del nostro paesaggio. Cioè un bene collettivo, che abbiamo avuto in eredità dai nostri antenati e che dobbiamo garantire alla future generazioni. A me questa Toscana piace, è ancora bella. Lavoriamo tutti insieme, Regione ed enti locali, per mantenere la nostra bellezza. Per poterlo fare al meglio approveremo prima delle ferie la nuova legge urbanistica che metterà fine al consumo del territorio e stabilirà la non edificabilità nelle aree agricole ed entro settembre approveremo il piano del paesaggio con 365 aree vincolate che coprono quasi il venti per cento del territorio regionale. Vogliamo poi incentivare i Comuni ad elaborare piani strutturali di zona perché con una pianificazione allargata si possono tutelare meglio le aree di pregio”.
Questo l’annuncio dato stamani dal presidente della Regione Enrico Rossi, nel corso dell’incontro “Ecomostri?”, che si è tenuto alla Camera di Commercio di Livorno. Con Rossi, hanno partecipato l’assessore regionale al governo del territorio Anna Marson, il direttore del Tirreno Roberto Bernabò, il geografo Leonardo Rombai, il geologo Giuseppe Tanelli, il fotografo George Tatge e l’architetto Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente.
“Il problema della Toscana, più che gli economostri, è la trasformazione del nostro paesaggio, non sempre attenta come invece dovrebbe essere – ha sostenuto l’assessore Marson -. Non c’è la necessaria attenzione alla trasformazione del nostro territorio, abbiamo costruito aree industriali lungo i fiumi, nuove urbanizzazioni vicino a mura medioveli, piattaforme ricettive lungo la costa. C’è certamente un problema di regole, ma c’è anche una questione culturale di attenzione e sensibilità che la pratica dei condoni ha disincentivato”.
Sul territorio toscano al 2010 erano 197.000 gli ettari di superficie urbanizzata, pari all’8,53% del territorio regionale, che si estende su una superficie di 2.298.869 ettari. Rispetto al 2007, nel 2010 la superficie urbanizzata è aumentata di 3.272 ettari (0,047%) a spese della superficie agricola, che è calata di 3.061 ettari). al 2010 la superficie agricola è pari a 882. 740 ettari (38,40%), quella boscata è pari a 1.198.257 (52,12%), e quella urbanizzata è di 196.198 ettari (8,53%). Al 2007 la superficie agricola corrispondeva a 885.801 ettari (38,53%), quella boscata era pari a 1.198.630 (52,14%), e quella urbanizzata a 192.926 ettari (8,39%), testimoniando quindi un incremento tra il 2007 e il 2010 di 3.272 ettari di superficie urbanizzata a spese della superficie agricola che infatti è calata di 3.061 ettari. Quella boscata è calata nel triennio di 373 ettari.