La scelta Governo - Regione del rigassificatore da 170 mila metri cubi cubi di gas liquefatto da piazzare sul porto di Piombino, porta per l'Elba, anziché al largo, ha fatto discutere i Comuni dell'Isola, l'Autorità Portuale, le categorie dell'economia locale, i Sindacati e altri portatori di interesse, i cui rappresentanti sono riuniti nell'assemblea (pomeriggio del 27 luglio) dell'Osservatorio Turistico di Destinazione (OTD) dell'Elba, l'organismo di ispirazione regionale coordinato per conto della GAT (Gestione Associata del Turismo) dal Comune di Portoferraio con il Consigliere Comunale Marino Garfagnoli.
Una riunione a porte chiuse, riservata appunto ai componenti l'Assemblea, dalla quale - in attesa di un comunicato ufficiale che la sintetizzi - si può dedurre, non fosse che per la durata di 3 ore, che il dibattito c'è stato, un confronto non formale quindi, con diversi partecipanti assai preoccupati, sia del rischio in sé per la presenza di un impianto 'monstre' (esentato per decreto dalle procedure di VIA e VAS) accanto alle case e prossimo ai quasi tre milioni annui di persone che ogni anno si imbarcano da/per l'Elba, che per l'effetto dissuasivo che potrebbe avere sull'Elba come meta turistica in chi programma le vacanze.
Sullo sfondo il progetto SNAM dell'impianto, disponibile da pochi giorni sul sito della Regione, nella pagina del Commissario- Presidente Giani. ( https://www.regione.toscana.it/-/commissario-straordinario-rigassificatore-piombino).
Probabilmente il comunicato ufficiale, atteso nelle prossime ore, dovendo rappresentare unitariamente l'OTD, sarà una sorta di camera di compensazione delle varie posizioni, rimandando presumibilmente anche all'esame della documentazione ora disponibile, lasciando - come sempre in questi casi - ai cittadini il ruolo fondamentale e democratico di entrare nel merito, attraverso anche la costituzione di un Comitato elbano 'No Rigassificatore' del quale di intravedono le avvisaglie.
CR