"Il futuro del rigassificatore è ancora in alto mare. E non solo perché ancora non sappiamo la collocazione off shore dell’impianto. Non nel golfo di Follonica, per fortuna: una soluzione improponibile, folle al solo pensarla. Ma molti sono ancora i nodi da sciogliere e bene ha fatto il presidente-commissario Giani ad ammetterlo, auspicando che possano essere sbrogliati. Peccato che questa sua affermazione faccia a cazzotti con la sicurezza che quotidianamente esprime circa l’esito positivo del procedimento autorizzativo. La verità è che ombre ce ne sono e resteranno non solo per le prossime settimane, ma anche per i prossimi mesi ed anni"
Lo scrive il consigliere regionale della Lega Marco Landi.
“Ombre che riguardano in primis le garanzie sulla sicurezza dell’impianto e la collocazione fuori dal porto di Piombino. Se mai ci sarà. Perché siamo di fronte a un investimento di oltre 30 milioni di euro solo per la condotta e i lavori in banchina. Altrettanti per le altre opere necessarie all’entrata in funzione del rigassificatore. E vogliono farci credere che costi simili siano ammortati in soli tre anni? Il timore che alla scadenza vengano a dire che ormai il rigassificatore è operativo, con conseguente richiesta di proroga. Un rischio che Piombino, la Val di Cornia, l’Arcipelago toscano non possono correre. E non bastano rassicurazioni e compensazioni. La storia purtroppo insegna”, conclude Landi.