Qualche giorno fa a Piombino, il Comitato “Liberi Insieme per la salute” ha esposto un manifesto che metteva in relazione i rischi, ostinatamente negati da importanti Istituzioni, del rigassificatore, con gli effetti avversi della recente campagna vaccinale, riportando dati ufficiali EMA (Agenzia Europea per i Medicinali).
Nonostante debba considerare il fatto che quelli che hanno sostenuto in parlamento e sui media la, a mio giudizio, “folle” campagna vaccinale, siano gli stessi che oggi sono così alacremente impegnati per affibbiarci la Golar Tundra, lascerei da parte l’opportunità o meno dell’operazione per concentrarci sulle reazioni che ha suscitato.
In particolare quella del dr. Andrea Baldassarri, segretario Unione comunale PD su “Qui news” del Corriere della Sera. E’ certamente ammirevole la sua netta “contrarietà al rigassificatore”, mentre i potenti del suo stesso partito stanno letteralmente facendo carte false per piazzare rigassificatori in ogni parte d’Italia. Se questa scomoda posizione è sincera, come credo, e non è un escamotage per raccattare il pugno di voti che le socialdemocrazie europee devono aspettarsi dopo l’infatuazione guerrafondaia e prona alla NATO, dobbiamo rispettare l’opinione del Segretario come quella di qualsiasi persona che ragiona in buona fede.
Permetta però lo stesso Baldassarri, di esprime anche la mia critica al suo comunicato.
Che lei, Segretario, possa avere opinione diversa sui dati statistici europei, sulle restrizioni alle libertà individuali culminate col Green pass (si è chiesto perché si chiama “green” e perché non è ancora stato abolito?), sull’utilità dei coprifuoco e chiusure varie, sull’efficacia dei farmaci e su molto altro, per esempio su una riconsiderazione critica (costruttiva) sul senso di scienza e di etica: tutto questo è legittimo in una democrazia liberale.
Quello che invece le addebito è la delegittimazione dell’interlocutore, che lei chiama spregiativamente no-vax. Perchè secondo lei è “vergognoso e inaccettabile” che dei cittadini possano invitare a riflettere su una classe politica sempre più alla mercè di interessi configgenti con la nostra economia e il nostro benessere nazionale?
Ma lei non si limita ad esagerare con gli aggettivi, lei chiede addirittura di “prendere immediatamente e pubblicamente le distanze e chiedere la rimozione di quel cartello.” Non è il tono intimidatorio a colpirmi, è lo spirito autoritario, tracotante, il linguaggio bellicista, il suo pensarsi così ottusamente nel politicamente corretto da permettersi un tale affronto ai più elementari diritti costituzionalmente garantiti.
Sia più cauto Segretario, il vento della storia cambia repentinamente e, a proposito di “eretici”, come disse il Cardinale Bellarmino prima che Giordano Bruno fosse bruciato vivo: “Accendere un rogo può essere molto più facile che spengerlo”.
Graziano Rinaldi
Per Libera Scelta