RIGASSIFICATORE: DIFFIDA FORMALE DI USB A SOSPENDERE OGNI OPERAZIONE SUL PORTO DI PIOMBINO IN ATTESA DELLA SENTENZA DEL TAR DEL 5 LUGLIO
Una diffida formale dell'Unione Sindacale di Base (Avv. Vincenzo Perticaro) è stata indirizzata il 20 marzo a Governo e Regione, con la richiesta, per motivi di sicurezza, di sospendere immediatamente le operazioni del rigassificatore.
La diffida oltre che a Meloni e Giani è indirizzata ai Ministri Pichetto Fratin (Ambiente e Sicurezza Energetica), Salvini (Infrastrutture e Trasporti), Piantedosi (Interno), Urso (Imprese) è stata inviata per conoscenza anche alla Procura della Repubblica di Livorno, che avrebbe aperto indagini preliminari sui reati ambientali e contro l’incolumità pubblica denunciati da Perticaro per conto di USB.
In sostanza si chiede - per motivi di sicurezza - di sospendere ogni attività fino al pronunciamento del Tar del Lazio il 5 luglio e comunque finché SNAM non avrà soddisfatto tutte le prescrizioni relative alla sicurezza dell’impianto e alla sua eventuale operatività, prescrizioni a suo tempo emanate nelle conferenze dei servizi e sulle quali poggia l'autorizzazione da parte del Commissario Giani.
In attesa della certificazione AIA e delle autorizzazioni mancanti, USB invita inoltre a verificare che corrisponda al vero quanto asserito pubblicamente, e cioè che la Golar Tundra abbia attraccato a Piombino con i serbatoi effettivamente vuoti. Sullo sfondo, precisa il Sindacato di Base, in caso di inerzia rispetto alla diffida inviata, USB annuncia che chiamerà i destinataria farsi carico delle conseguenze giuridiche, sia civili che penali, del loro mancato operato.
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IL COMITATO SALUTE PUBBLICA PIOMBINO VAL CORNIA SULL'ARRIVO DELLA NAVE GOLAR TUNDRA E SULLE DICHIARAZIONI DEL COMMISSARIO GIANI
Dal giorno 19 marzo la Nave Golar Tundra è ormeggiata nel piccolo porto di Piombino.
Il Commissario Straordinario E. Giani è intervenuto in città per seguire le operazioni di ormeggio della nave e per informare, dicendo che trattasi di una “nave della libertà” sicura e senza problemi per l’incolumità delle persone e dell’ambiente. Eppure, in molti, questa notte, l’abbiamo fatta in bianco, e non per un disagio psicologico, altra precedente perla di saggezza del Commissario, ma per la frustrazione di non essere stati ascoltati, per la consapevolezza che ben due Governi, con l’appoggio di pressoché tutte le forze politiche, hanno imposto un progetto ad un territorio che proprio quel progetto non lo vuole, per la sua pericolosità e la sua estrema vicinanza al centro abitato.
Ma di quali certezze parla, il Commissario? Il Piano Definitivo di Sicurezza non è ancora stato approvato, non è ancora stata rilasciata l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio non si è ancora espresso nel merito per valutare gravi carenze e criticità sollevate nel ricorso del Comune, dell’USB, del WWf e di Greenpeace e denunciate anche dalla città, in oltre 60 iniziative pubbliche.
Il Comitato Salute Pubblica, in data 14 marzo, ha richiesto al Commissario copia del Rapporto Definitivo di Sicurezza, ma la risposta è stata di rivolgerci al Comitato Tecnico Regionale, cosa che avevamo peraltro già fatto da noi… Ad oggi, nessuno ci ha ancora risposto e nemmeno questo rapporto è stato pubblicato sul sito della regione.
Come ci sembra singolare che la Snam non abbia trasmesso un documento fondamentale per la fattibilità e permanenza di quell’impianto nel nostro porto al Commissario, che è titolare e responsabile della procedura. È bene che gli abitanti di questa città e gli italiani tutti sappiano quanto sta succedendo!
Eravamo in attesa, a giorni, entro il 26 marzo, che la Snam indicasse la successiva collocazione della nave della libertà, dopo gli sbandierati 3 anni. Ma il Commissario ha concesso, per la terza volta, una proroga fino al 26 giugno, a ridosso dell’udienza del Tar fissata il 5 luglio. Date che si “rincorrono” … e a proposito del ricorso, il Commissario ha poi aggiunto che se il Tar dovesse pronunciarsi a suo favore, la nave continuerà a lavorare. Che vuol dire, Commissario, che le decisioni del Tar non contano? Bizzarro sentire certe dichiarazioni da un rappresentante del Governo! Ricordiamo al Commissario, ad ogni buon conto, che molti dei pareri favorevoli degli Enti che hanno partecipato alla Conferenza autorizzatoria sono subordinati ai soli 3 anni di attività della nave, vedi ad esempio quello dell’Istituto Superiore di Sanità. Di proroga in proroga, ricordi di non oltrepassare il termine dei 3 anni, Commissario.
La Snam, dal suo canto, ha già pubblicato la procedura per il primo conferimento di gas mentre noi piombinesi siamo ancora in attesa dell’approvazione del Piano di Sicurezza Definitivo.
Abbiamo assistito, con questa vicenda, ad una triste pagina per la democrazia, bypassata dalla decretazione d’urgenza che rende una comunità impotente e delusa, perché qualcuno ha deciso per essa, del proprio futuro .
E. Giani si affanna a pensare alle compensazioni. Ma se va tutto bene ed è una nave della libertà, perché ci dovrebbero compensare?
Il Comitato Salute Pubblica Piombino-Val di Cornia
RIGASSIFICATORE DI PIOMBINO PRONTO A METÀ MAGGIO. GIANI: “ORA AL TAVOLO PER COMPENSAZIONI”
La Golar Tundra è arrivata a Piombino: “la nave della libertà” la chiama più volte il presidente della Toscana Eugenio Giani, commissario straordinario del Governo per l’opera, durante la conferenza stampa che si è svolta all’inizio del pomeriggio su uno dei moli del porto. La vedi, blu e bianca, che si staglia sullo sfondo di un cielo azzurro, baciata dal sole nel primo giorno di primavara, sul lato opposto della darsena che si allarga verso la zona industriale. Lunga 292 metri e larga quarantatré, alta cinquantacinque nel punto più elevato.
La nave acquistata dalla Snam - capace di garantire fino a 5 miliardi di metri di gas l’anno da immettere nelle condotte nazionali - è entrata ieri notte, domenica, nel porto della città toscana: diciannove giorni di navigazione da Singapore, attraverso l’Oceano indiano e il canale di Suez. A bordo ospiterà un equipaggio a turni di trenta persone. Un tubo lungo otto chilometri ed 800 metri, di cui un chilometro e duecento sotto il braccio di mare, la collegherà al gasdotto nazionale vicino all’Aurelia. A fine aprile saranno realizzati gli ultimi test e per metà maggio dovrebbe essere commercialmente operativa. Nei quattro serbatoi che si trovano al centro dello scafo potrà contenere circa 170 mila metri cubi di gas natutale liquefatto per volta; ed oggi, come informano i responsabili di Snam, si è chiusa anche la prima asta per mettere in vendita i quarantatré slot, ovvero un ‘pieno’ di gas, per i prossimi venti anni: tre nel porto di Piombino, gli altri off-shore, nell’alto Tirreno o nell’Alto adriatico “dove - spiega Elio Ruggeri, amministratore di Snam Fsru – stiamo valutando più ipotesi e siti ma prima di presentare ufficialmente il nuovo progetto abbiamo la necessità di interloquire sia con le istituzioni locali che con quelle nazionale”. Da qui la richiesta di altri tre mesi di tempo per l’indicazione della destinazione: proroga concessa ed autorizzata dal commissario per il Governo Giani nei giorni scorsi.
Assieme alla Bw Sinagapore che sarà collocata a Ravenna, alimentata da navi metaniere, la Golar Tundra potrà contribuire per il 13 per cento al fabbisogno energetico. “Soprattutto – spiega Giani – questo impianto potrà garantire una diversificazione degli approvigionamenti dell’Italia e dunque la maggiore sicurezza energetica del Paese”. “Per questo – si sofferma il presidente – la chiamo la nave della libertà: perché ci libera, almeno in parte, dalla dipendenza che più ci preoccupa, quella dal gas russo, e ci consente di non pagare alla Russia commesse i cui ricavi potrebbero essere utilizzati per la guerra in Ucraina”. In parallelo anche il rigassificatore Olt che si trova dodici miglia al largo di Livorno aumenterà la propria capacità: da 3,75 a 5 miliardi di metri cubi. Un doppio contributo dunque da parte della Toscana.
Per Giani il fatto che in un anno esatto, da quando il governo si è rivolto a Snam, la nave sia già in porto e pronta a funzionare è “un esempio anche di efficienza e saper fare, senza tralasciare la preoccupazione di mettere in sicurezza il luogo, ascoltando il parere di tutti ed indicando, in sede di autorizzazione, una serie di precise prescrizioni”. Sul rigassificatore pende un ricorso al Tar del Lazio da parte del Comune e del sindaco di Piombino: il tribunale ha rinviato la pronuncia a luglio. Il presidente Giani è comunque fiducioso e tranquillo su quanto fatto fino ad oggi. “Se poi ci saranno chiesti correttivi, li metteremo in pratica” annota.
Ora l’attenzione è concentrata sulle compensazioni per il territorio. “La Toscana sta dando un grande aiuto all’economia del Paese e la Toscana chiede al Governo che per Piombino ci siano giuste compensazioni – illustra Giani - Dunque risorse per la bonifica dei siti ex siderurgici della città: ai 40 milioni di euro frutto di un accordo di programma da tempo firmato con lo Stato ne vanno aggiunti almeno altrettanti e il primo atto di buona volontà sarebbe l’approvazione di un emendamento su questo già presentato in Parlamento. Ma le compensazioni che chiediamo e per cui la nave diventa un’opportunità riguardano, tante per citare le più importanti, anche lo sconto in bolletta per imprese e cittadini, investimenti sulle fonti di energia rinnovabili in loco, il sostegno al parco archeologico della Val di Cornia e alla realizzazione della strada, la 398, attesa da tempo per collegare l’Aurelia al porto senza passare dal centro della città”. “Le avevamo discusse con il precedente Governo Draghi – ricorda il presidente della Toscana – e ritengo che il nuovo Governo le confermerà, una volta che ci siederemo attorno ad un tavolo”.
Ad oggi esistono 48 navi rigassificatrici nel mondo, di cui solo venticinque con una capacità di stoccaggio di gas liquefatto tra 160 e 180 mila metri cubi come la Golar Tundra. In Europa ci sono in fase di studio e sviluppo dieci nuovi progetti di navi rigassificatrici: sei in Germania, uno in Olanda, Estonia e Finlandia, uno in Francia. E per nove su dieci, spiega Snam in una nota, sono stati scelti luoghi lungo la costa, in porti cittadini o a ridosso di località abitate.
Toscana Notizie
FRATOIANNI (VERDI SINISTRA): I PIOMBINESI DOVRANNO RINGRAZIARE PER L’ARRIVO DELLA GOLAR TUNDRA IN CITTÀ MELONI, BERLUSCONI, SALVINI, CINGOLANI E GIANI
Una scelta sbagliata che non aiuta ad uscire dall’uso delle energie fossili, una scelta fatta sulla loro testa, con gli aspetti di tutela ambientale e di sicurezza in secondo piano.
Meloni, Salvini, Cingolani, Berlusconi, Giani: ecco chi da oggi i cittadini piombinesi dovranno ringraziare per l’arrivo nel porto della città della Golar Tundra.
Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.
Una scelta che non aiuta l’Italia - prosegue il leader di SI - ad uscire dall’utilizzo delle energie fossili. Una scelta fatta sulla loro testa, mettendo in secondo piano gli aspetti di tutela ambientale e di sicurezza.
Una scelta che continueremo a contrastare in Parlamento e non solo - conclude Fratoianni - convinti come siamo che il futuro di questo Paese non passa attraverso il gas, rigassificatori e gasdotti.
Ufficio stampa Sinistra Italiana