Siamo consapevoli, oggi più di ieri, che il nostro lungomare potrebbe non avere eguali, se solo il Sindaco e i nostri colleghi della maggioranza consiliare riponessero maggiore attenzione verso le enormi criticità della passeggiata a mare.
Abbiamo atteso, vanamente, qualsivoglia intervento migliorativo in vista della nuova stagione appena cominciata; ci siamo illusi nell'attesa di un impulso di buona amministrazione a ridosso delle festività pasquali. Non ci sembra siano state apportate migliorie e il lungomare è tale e quale lo scorso agosto. Anzi, addirittura peggiorato a causa di alcuni interventi si spera provvisori — certamente privi di pianificazione. Così, si nota una nuova pedana differente da quelle adiacenti, una tamerice balorda senza arte né parte, mancate pulizie di fine cantiere, qualche palo di troppo ad altezza sempre diversa da quello vicino, nonché di dubbia utilità a guastare il panorama e il solito, generalizzato, scarso controllo.
Per di più, è spuntato l'ennesimo archetto parapedonaie "biancorosso", il primo sul fronte mare, tra due pedane dinanzi la spiaggia. Laddove per la sua funzione sarebbe bastato un cestino, un vaso o qualche multa sacrosanta senza appello, è stato murato questo dissuasore di sosta dal gusto estremamente trash, perfetto per salvaguardare l'accesso pedonale dell'autogrill Cantagallo, meno per dissuadere incivili posteggiatori sul waterfront della signorile? Marciana Marina. Almeno, si nota, sono state cambiate le piante nei grossi coppi della medesima zona, i quali però, più che apportare colore, complicano la vita a cicli e pedoni quando la ZTL non è attiva.
Detto questo, dal momento che ultimamente sono stati installati in fretta e furia e in lungo e largo per il Paese questi — permetteteci — orribili archi dissuasori, si ha l'impressione che l'amministrazione ne stia abusando l'utilizzo poiché rappresentano pur sempre un impedimento alla mobilità. Pertanto noi di "Per Marciana Marina" chiediamo alla Giunta consiliare di prestare più attenzione a queste soluzioni e semmai sollecitare l'ufficio preposto a vigilare maggiormente e prevenire comportamenti incivili con altri metodi. Tuttavia si concorda sulla loro funzione in alcuni punti, e si propone — prima possibile — la sostituzione dei disgraziati arredi con eleganti colonnine di granito alla stregua di via Saffi, più decorose e confacenti, almeno per quanto concerne via XX Settembre, il lungomare e le immediate vicinanze. Oppure, nelle strade dove occorrono dissuasori amovibili, si invita a prevedere l'utilizzo di moderni e funzionali saliscendi.
Inoltre, dal momento che sono pervenute delle segnalazioni circa la difficoltà, durante gli eventi in piazza Vittorio Emanuele dello scorso inverno, per anziani e passeggini di recarsi verso i giardinetti e il mare a causa del vizio del parcheggio selvaggio, di posizionare alcuni gradevoli dissuasori di sosta al centro degli ingressi ai giardini comunali, affinché il passaggio sia sempre libero e senza ostacoli per tutti, specie per i diversamente abili.
La seconda mozione che abbiamo intenzione di presentare ci imbarazza, poiché non credevamo che questa amministrazione tardasse così tanto ad affrontare un problema così evidente.
Il decoro urbano è un argomento che ci sta a cuore, è risaputo. Con modestia, siamo attenti osservatori e non di rado mettiamo il naso fuori dalla nostra isola; occasioni per conoscere altre realtà a valenza turistica dove, ci dispiace ammetterlo, sono avanti anni luce su molte questioni, come ad esempio la gestione dei rifiuti e dell'impatto visivo e talvolta olfattivo, provocato dai bidoni carrellati delle attività che non dispongono di uno spazio interno per gestire la differenziata. Siamo franchi: non si possono vedere quelle pattumiere grigie, spesso sporche e mai decorose sballottolare per le piazze e per le strade del centro storico, dinanzi gli edifici di pregio, in prossimità dei luoghi di ritrovo simbolo della Marina. Così da via Dussol, nelle piazze, fino al porto. Sono sei anni che la Giunta Allori fa orecchie da mercante e ignora innumerevoli critiche. Il problema va affrontato e le strade da seguire sono due: schermature o centri di raccolta condivisi.
Le schermature, ovviamente, da regolamentare a dovere: che siano uguali per tutti. Siamo al corrente che basti fare poca strada per vedere, nelle località turistiche italiane, come vengono "camuffati" i luoghi di destinazione dei rifiuti delle attività commerciali.
Dunque il nostro gruppo propone, per quanto riguarda le attività di piazza della Vittoria e quelle di via G.Dussol, primissimo accesso al mare, di progettare un eco-point moderno e schermato, il massimo se interrato, ad uso esclusivo dei molti bar e ristoranti della zona costretti a tenere i bidoni sulle strade h24, da realizzarsi all'interno del parcheggio parzialmente inutilizzato "ex-cinemare" di Via G.Dussol. Per quanto riguarda le altre aree, vorremmo promuovere una discussione in Consiglio per escogitare alcune simili soluzioni o prevedere coperture visivamente armoniose che possano quantomeno mimetizzare i contenitori, o meglio altre localizzazioni per progettare altri eco-point.
Ci preme ricordare a tutti che il retro di una attività corrisponde spesso alla fronte di un'altra o all'ingresso delle abitazioni dei cittadini.
Concludiamo con l'invito alla maggioranza di prendere seriamente in considerazione i nostri suggerimenti ma prima di tutto si spera vivamente che ogni eventuale prossimo intervento sul lungomare faccia parte di un disegno più ampio e ben delineato, quel progetto — ammesso che esista — rivelato durante la campagna elettorale come prioritario: in altri termini, le spese di oggi non devono diventare degli sprechi di denaro domani.
Marciana Marina era una località turistica rinomata, facciamola ritornare tale.
Gruppo di minoranza
Flavio Mazzei, Francesco Lupi e Alberto Citti