La compagnia di navigazione Moby che fa capo a Vincenzo Onorato ha annunciato con una nota che “con Decreto emesso in data odierna, 5 maggio, la Corte d’Appello di Milano ha rigettato l’unica azione di opposizione promossa da Grimaldi Euromed Spa confermando l’omologazione del concordato preventivo di Moby e Compagnia Italiana di Navigazione (Cin) già raggiunta con Decreto del Tribunale di Milano emesso il 24 novembre 2022.
Ancora una volta gli Organi di Giustizia hanno chiarito e accolto tutte le difese avanzate da Moby e Cin, rigettando in toto le pretese del concorrente Grimaldi che, negli anni, ha capziosamente e infondatamente ostacolato e rallentato il processo di ristrutturazione delle società del Gruppo Moby attraverso azioni volte ad impedire la prosecuzione del piano concordatario approvato con il voto favorevole di circa il 90% dei creditori Moby e già omologato dal Tribunale di Milano il 24 novembre 2022.
La Corte d’Appello anche in questa occasione ha condannato Grimaldi al pagamento delle spese processuali in favore di Moby e Cin.
Contro il comportamento pretestuoso e scorretto di Grimaldi, la Società riserva di tutelarsi nelle opportune sedi e con ogni azione legale volta a difendere il proprio piano di ristrutturazione e l’operato dei propri collaboratori”.
Questo procunciamento della Corte d’Appello di Milano dovrebbe dare definitvamente il via al salvataggio del gruppo di Onorato, nel quale la MSC di Aponte entrerà con una quota pari al 49%. Già a metà luglio dello scorso anno il colosso MSC si era impegnato a sottoscrivere ed effettuare un aumento di capitale in Moby per 150 milioni di euro.
Il piano di salvataggio concordato tra MSC e Moby prevede che il primo possa evitare la vendita del business dei rimorchiatori e che possa anche sostituirsi alla società cinese di leasing Icbc nell’acquisto e successivo noleggio dei due nuovi traghetti ordinati e costruiti dal cantiere Gsi per Moby.