Se vi fossero residui dubbi sulla infima qualità del Governo in carica, dopo l’assoluta latitanza di atti utili ad uscire dalla recessione economica, (neppure hanno levato il patto di stabilità sugli investimenti pubblici dei Comuni con i conti in ordine), vengono al pettine altre rilevanti questioni locali: prima la sanità, con il tentativo (in parte sventato forse perché la Regione è più vicina) di levare di fatto l’ospedale elbano e ora la giustizia, con la prossima chiusura del tribunale.
L’ operazione del governo è lineare: spostare i costi dal bilancio dello Stato alle tasche dei cittadini con scelte che in alcuni casi peggiorano il servizio spostando i costi pubblici da altra parte. Infatti, oltre ai già elevatissimi livelli di prelievo fiscale per i soliti noti, dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi, ora, tutti questi cittadini, le imprese e financo le altre istituzioni saranno all’ Elba chiamati a pagare di tasca propria le trasferte necessarie a qualsiasi tipo di udienza.
Il miracolo necessario va un po’ aiutato e quindi ci troveremo di nuovo in piazza venerdì 13 Settembre a difendere, oltre che un servizio essenziale, soprattutto la nostra sicurezza, prefigurando infatti, questo taglio del tribunale, una continua assenza dal territorio elbano (ad infiltrazione mafiosa certificata) di parte delle forze dell’ ordine impegnate in quotidiane trasferte a Livorno.
Spiace moltissimo che, in questo quadro, dai responsabili del Tribunale di Livorno, non sia stata riconosciuta l’evidente specificità del territorio elbano in termini di sicurezza e diritti dei cittadini, riconoscimento che poteva (potrà?) vedere una diversa valutazione da parte del Ministero dell’ Interno circa il permanere della sede elbana.
Sinistra Ecologia e Libertà
Isola d’ Elba