Le riiflessioni di tre addetti ai lavori del mondo della scuola come Claudio Coscarella, neuropsichiatra infantile, Daniele Palmieri, presidente del Consiglio di istituto del Cerboni, Renzo Mazzei della Conferenza Zonale dell'istruzione, intervenuti nel dibattito sulla partenza del nuovo anno scolastico che, secondo loro. non è del tutto positivo. Il dito è puntato su situazioni irrisolte da anni, come la questione del precariato e del pendolarismo del personale sull'isola, la mancanza di un piano generale per le superiori, con i giovani studenti di certe scuole costretti in edifici separati, visto che è naufragato il progetto di un Polo unico alle Ghiaie.
Ci sono anche diversità di chance dei ragazzi di Isis e Itcg che abitano nei vari paesi isolani, i quali non possono partecipare agevolmente, per ovvi motivi, alle attività integrative pomeridiane, ed è crescente la crisi della rappresentanza dei genitori nella scuola, sono in molti ad essere stanchi di non vedere progressi.
Il Dottor Coscarella segnala il problema delle certificazioni dei disabili rallentate da burocrazie e ciò può comportare nomine tardive del personale da parte del provveditorato. "Che dire della mancanza della continuità didattica nelle scuole isolane, della selezione pesante, delle aule troppo piccole - fa notare ancora il medico - C'è da difendere il diritto in classe ad una formazione qualificata".
Palmieri specifica ancora: "Alcuni dirigenti scolastici e assessori parlano di avvio positivo dell'anno scolastico. Ma ci sono problemi sull'edilizia scolastica con l'Isis Foresi ancora diviso in varie sedi, perché è tramontato l'accorpamento alle Ghiaie di tutti i plessi delle superiori nell'ex caserma di Finanza. Il Cerboni invece ha un'intera ala occupata da un cantiere (costruzione di una palestra e il recupero di locali dell'ex scientifico, ndr) che non va avanti e adesso, proprio all'inizio dell'anno scolastico, una parte delle aree esterne è occupata da un cantiere per un'opera pubblica, tenuto in maniera tutt'altro che consona per uno spazio adiacente la scuola.
Poi mezza città soffre la chiusura del plesso per l'infanzia di San Rocco. Restano i mille problemi legati al precariato e al ritardo nelle nomine degli insegnanti di sostegno".
Infine Renzo Mazzei, dell'associazione "Incontriamoci in diversi", che riunisce i genitori dei diversamente abili, come ogni anno ha lanciato indicazioni sulla scarsità di educatori e insegnanti di sostegno che dovrebbero agire nelle classi dove sono inseriti certi giovani in difficoltà. "Un servizio decisamente insufficiente - ha detto- che dimostra come il ministero non riesca ad attuare il diritto allo studio ai più svantaggiati".