Il nostro gruppo consiliare ha presentato questa mattina un’interrogazione alla maggioranza: le domande saranno pubblicate nella pagina social. Il Piano Regolatore Portuale, il lungomare “assassinato” e l’incarico del progetto preliminare: quale futuro per il nostro bene più prezioso?
Servono termini forti. Abbiamo preso spunto dallo svanito Comitato Porto Comune che in passato non ha mai lesinato espressioni tanto feroci quanto efficaci, rispolverate addirittura un anno e mezzo fa da qualche cittadino concitato con l’obiettivo di metterci in cattiva luce. Noi, che abbiamo idee sul porto e sul lungomare originali, personali e assolutamente indipendenti da qualsivoglia interesse che sia in contrasto con il bene della collettività. Più che altro, ancor si attendono le idee di questa amministrazione, posto che ve ne siano.
Quel Comitato e i suoi interessati ultrà sembra che abbiano terminato le attività il 12 giugno del 2017, dopo mesi di pelo e contropelo all’amministrazione Ciumei su ogni aspetto del Piano Regolatore Portuale, che si ricordi essere uno strumento urbanistico necessario dovuto alla legge e non un capriccio dell’ex sindaco. Dal frastuono al silenzio, il tempo e i fatti hanno smascherato la funzione e l’ambizione esclusivamente politica di quel movimento, nato forse con la nobile prospettiva duratura, propositiva e partecipativa i cui membri usavano, per l’appunto, termini gagliardi e lapidari. “Snaturare”, “deturpare” furono tra le parole più becerate all’epoca. Sono passati quasi sette anni da quando al timone del Paese c’è questa maggioranza, germogliata proprio intorno a quel Comitato a tratti fazioso, che ha gettato i remi in barca non appena Allori si è insediata. A pensar male si fa peccato. Dove sono le alternative progettuali promesse ai cittadini, dove sono le loro proposte per migliorare un Paese e un lungomare che sembrano ammuffire anno dopo anno nonostante le indiscusse bellezze paesaggistiche? Dove sono finite trasparenza e informazione?
Marciana Marina con il voto disse NO a quel progetto di porto, ma non disse NO a un progetto alternativo; non disse NO alla riqualificazione del lungomare che dovrebbe essere la vetrina splendente del Paese. Oggi, al termine di una passeggiata c’è da mettersi le mani nei capelli.
A casaccio, il tappeto di pedane in posizioni discutibili; pochi e miseri sono gli arredi, l’erosione cronica è migrata prepotentemente alla sinistra delle nuove scogliere artificiali; si notano cedimenti improvvisi e ancora i soliti, brutti e “verdeggianti” imbonimenti di massi, criticati aspramente e più volte da Legambiente; si è costretti a zigzagare tra coppi, pietre rosa che di tanto in tanto saltellano, tamerici secche da anni, asfalto logoro e cavalletti pubblicitari sempre a mezza via. Un lungomare che regge l’anima coi denti. Perciò alla maniera del Comitato, condanniamo la sopraffazione brutale della bellezza, sia storica che potenziale, di Marciana Marina. Utilizzando come strumenti, questo esecutivo, l’improvvisazione e la mancanza di intraprendenza. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, ci sembra assistere a un vivacchiare sospeso tra il nulla e il niente. Anzi, tra una palestra e una tribuna.
Ciononostante la Giunta Comunale finalmente si è mossa. Di pubblica ragione, si informa i cittadini che il Piano Regolatore Portuale, tanto osteggiato dal Comitato e notoriamente disprezzato dall’Amministrazione Allori, non soltanto risulta in vigore ma è stato funzionale alla Giunta per deliberare l’atto di indirizzo per la predisposizione dello studio di fattibilità e progetto preliminare relativo alla riqualificazione del lungomare di Marciana Marina. Siamo tutti tremendamente curiosi di vedere questo studio.
Pertanto il Piano Regolatore Portuale di cui è dotato l’Ente dal 2016, promosso e fortemente voluto dall’amministrazione precedente, è alla base di questa importantissima deliberazione, la quale dimostra senza alcun fraintendimento che questi ultimi sei anni e mezzo sono stati persi alla ricerca di improbabili varianti a detto strumento; viaggi in Regione, incarichi a studi legali e tecnici e tante chiacchiere per poi dare seguito a quanto promesso di cancellare non in una, ma ben due campagne elettorali. Quel Piano, combattuto e maledetto, redatto da professionisti del settore, invece non sembra affatto né inutile né infruttuoso, anzi: esso individua le caratteristiche e la destinazione funzionale delle aree interessate, compreso il lungomare, con benevolenza e rispetto per l’ambiente, per le attività umane e per i cittadini. Si può essere contrari ad alcune opere previste, questo è fuori discussione. Si possono prevedere alcune migliorie, certamente. Tuttavia, la disinformazione fatta soprattutto dal Comitato è evidente e il risultato è la grande confusione che i cittadini di Marciana Marina hanno su un argomento tanto complesso come il sistema lungomare – porto.
Flavio Mazzei, Alberto Citti, Francesco Lupi
Gruppo di minoranza consiliare “Per Marciana Marina”