Misurare le dimensioni del ben-essere in un’ottica di genere è l’obiettivo del bilancio di Genere 2023 della Provincia, presentato oggi a Palazzo Granducale. All’iniziativa sono intervenute la consigliera provinciale Eleonora Agostinelli e la consigliera di parità Maria Grazia Dainelli, mentre i contenuti del documento sono stati illustrati dalla dirigente di Provincia di Livorno Sviluppo Maria Giovanna Lotti, che ne ha curato l’elaborazione.
“Le politiche di Pari Opportunità - ha sottolineato Agostinelli nell’introduzione dei lavori - sono una delle funzioni principali che le Provincie hanno mantenuto anche dopo la riforma Delrio.
Una funzione che la Provincia di Livorno ha sempre svolto con grande impegno, attraverso una serie di iniziative, in particolare, per il contrasto agli stereotipi di genere e alla violenza sulle donne. In questo ambito si inserisce anche il Bilancio di genere che la Provincia ha iniziato ad elaborare da oltre 10 anni, con l’obiettivo di approfondire l'impatto delle politiche pubbliche nel raggiungimento di una reale parità tra donne e uomini nel nostro territorio”.
L’edizione 2023 del Bilancio di Genere prosegue l’applicazione della metodica di bilancio partecipato con un percorso condiviso che, in questa occasione, ha visto il coinvolgimento dei principali soggetti portatori di interesse (stakeholder) che operano in ambiti decisivi della vita delle comunità locali: la conoscenza, il lavoro e l’impresa, la salute e la mobilità.
“Il risultato – ha aggiunto Agostinelli - è un’indagine accurata che mette in luce gli importanti intrecci tra il sistema sociale ed economico e come questi incidono sulle condizioni di vita delle donne del territorio provinciale”.
L’indagine svolta ha consentito di fotografare la situazione di contesto attuale per le quattro macro aree individuate, anche in chiave di prospettive future rispetto alle ricadute sociali ed economiche di strumenti quali il PNRR.
Nell’ottica della conoscenza, per esempio, l’analisi conferma come il livello di istruzione incida sulle dinamiche dell’occupazione femminile, segnata da persistenti stereotipi culturali che limitano l’accesso delle donne alle professioni a carattere tecnico scientifico, dove maggiori sono le opportunità di guadagno. Un gap che si ritrova anche nella dimensione del lavoro e dell’impresa, in cui i dati evidenziano ancora forti disparità per le donne a livello retributivo e per il carico del lavoro di cura che, spesso, ostacola gli avanzamenti di carriera. Differenze che per le donne permangono e si aggravano anche a livello pensionistico.
Anche nell’ambito della mobilità emergono differenze sostanziali tra uomini e donne sia nei percorsi casa-lavoro, sia nell’utilizzo dei mezzi pubblici. Gli uomini tendenzialmente si spostano per recarsi al lavoro, con percorsi unici, andata e ritorno, negli orari di punta, mentre le donne fanno maggiori spostamenti e più frequenti, con più soste che coincidono con l'accompagnamento dei figli, o altre attività come la spesa e commissioni di vario tipo.
Per gli aspetti legati alla salute, i dati rilevano una presenza di servizi articolata, con consultori principali e secondari che offrono una serie di attività a supporto delle donne.
“L’analisi effettuata con il Bilancio di Genere – ha concluso Maria Giovanna Lotti - ha messo in luce le connessioni tra il sistema sociale ed economico permettendo di mostrare e confrontare le effettive condizioni di vita delle donne nel contesto sociale ed evidenziando come la qualità della vita sia strettamente correlata a fattori come le opportunità lavorative, i processi di formazione, le condizioni ambientali lo sviluppo economico e l'effettiva capacità delle persone di accedere beni e servizi pubblici”.
Apprezzamento per i risultati del Bilancio di Genere è stato espresso dalla consigliera di parità Maria Grazia Dainelli che ha evidenziato il carattere fortemente innovativo del documento. “Assumere l’ottica del ben-essere è una scelta coraggiosa, perché mette al centro la persona ed è di stimolo alle amministrazioni rispetto alla messa in atto di efficaci politiche di genere”.
Uno strumento che la Provincia mette a disposizione di tutti i soggetti decisori, in particolare gli enti locali del territorio, con l’obiettivo comune di individuare le opportunità e le criticità su cui intervenire e i progetti su cui lavorare insieme per dare reale efficacia e centralità alle donne nelle politiche di sviluppo della vita sociale ed economica delle nostre comunità.
Il Bilancio di Genere 2023 è consultabile sul sito della Provincia, nell’area tematica Pari Opportunità.