Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una mozione promossa dal consigliere di Centro Democratico Rudi Russo, per proibire l’attendamento in Toscana di tutti quei circhi che usano ancora animali selvatici ed esotici. Russo spiega che «L’obiettivo dell’atto è quello, come si legge nel documento, di fare in modo che “tutte le competenti istituzioni comunali presenti sul territorio toscano provvedano a dotarsi di appositi regolamenti che disciplinino la materia. So che in Consiglio regionale dobbiamo occuparci di sviluppo economico, sanità e servizi sociali come priorità assolute. Lo stiamo facendo. Però oggi mi sono deciso a portare avanti un atto che avevo nel cuore da sempre: bandire i circhi che utilizzano animali esotici o selvatici, cominciando dalla mia regione. E’ grande la soddisfazione per un voto dell’Aula che considero un importante atto di civiltà per la nostra regione.
Il circo è un’arte antica che merita di essere difesa e tramandata, ma non più impiegando animali selvatici ed esotici. Non a caso il circo di maggior successo a livello mondiale è animato soltanto dall’abilità di acrobati, giocolieri e clown. L’uso di animali troppo spesso non rispetta le condizioni di benessere degli animali, come testimoniato dalla British Veterinary Association, e talvolta rischia addirittura di mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini a causa di fughe degli animali. L’utilizzo di animali selvaggi, poi, è in aperto contrasto con la Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali del 1978 e con la normativa nazionale e regionale in materia. Credo che sia doveroso intervenire una volta per tutte».
Il consigliere della componente più “moderata” del centro-sinistra toscano sottolinea che «Con questo atto, impegniamo la Giunta a intervenire nei confronti dei Comuni della Toscana che, per legge, hanno la competenza per concedere le aree per l’installazione dei circhi”, conclude Russo. “Già molte amministrazioni comunali, in attuazione della Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali del 1992, hanno disposto di non accogliere spettacoli di intrattenimento che prevedano uso di animali di specie a rischio come primati e altri. Il nostro auspicio è che tutti i Comuni della Toscana si uniformino a questa convenzione e alle norme per la tutela degli animali già regolate anche dalla legge regionale dell’ottobre 2009».