31 Maggio 2024, meno sette giorni al weekend in cui i candidati sindaci per la città di Portoferraio si confronteranno con l'elettorato. Giorni in cui, al di là dei pamphlet, delle polemiche da bar e dei dissidi personali, la comunità, i cittadini, saranno chiamati a fare una scelta. Ideali, sogni e speranze che riporranno in un simbolo e in un nome, quello stesso a cui saranno pronti ad affidare il governo e il futuro del territorio per cinque anni.
Sembra impossibile che davanti a tanta solennità, dinanzi a un tale onore, a sette giorni dai verdetti, ci si tiri indietro davanti alle richieste di pubblico confronto.
Sappiamo bene che la CNA – Livorno, che in città rappresenta gli interessi e le tutele di centinaia di iscritti, fra imprese ed artigiani, ha potuto dare ai candidati anche la possibilità di rispondere alle domande poste in forma scritta.
Siamo stati informati che i nostri avversari politici hanno scelto questa modalità, tuttavia non possiamo che rammaricarci davanti alle sedie vuote lasciate accanto a quella di Zini: quale occasione più produttiva, formativa, bellissima vogliamo dire, esiste per crescere e migliorarsi se non quella fornita da un gruppo di persone che si mette insieme e discutere, anima il dibattito civile e politico, evolve?
Quale modo migliore per diventare grandi insieme?
E perché tirarsi indietro davanti a questa opportunità?
Ancora una volta la candidata della lista civica “Bene Comune”, Marcella Merlini, si è sottratta al confronto e anche il candidato della lista “Portoferraio c'è”, che all'incontro sul tema bilancio ha lasciato il palco per la quasi totalità dell'intervento al collaboratore Eller, ha ieri preferito declinare il confronto a tre chiesto da CNA, che non ha mancato – seppur in maniera discreta e professionale, di esprimere una sottile vena di rammarico per le defezioni manifeste.
A voler bene guardare, allora...se ci si lasciasse travolgere dalla bagarre mediatica e strumentale che ci è stata riversata addosso, continuamente, nelle ultime settimane, anche noi oggi potremmo chiederci e chiedervi: “Forse un contraddittorio vero e proprio fa paura?” “Forse, per averlo, tocca prima costruirsi degli argomenti validi, dei progetti seri e non le faraoniche promesse da volantino, dei piani per la città ma che sappiano stare in piedi, cioè confrontarsi con la realtà delle cose?”
Mentre il candidato Zini si è confrontato con le imprese, raccogliendo il consenso dei presenti, esponendo in maniera puntuale ciò che è stato fatto nei cinque anni trascorsi e non smettendo di immaginare un futuro coi suoi concittadini, i suoi candidati...non accettano il confronto.
C'è chi parla (o meglio...scrive, sulla tastiera) e chi parla, davvero, alle persone.
E tuttavia, nelle file delle sedute della ex Gattaia, come ormai di consuetudine negli ultimi giorni, siedono volti assai noti, i soliti noti diremo, e vicini ad uno schieramento e all'altro...cittadini puntualissimi che non mancano di presenziare.
Siamo lieti di aver catturato, se non altro, la loro attenzione.
Non smettiamo di sperare che prima o poi, un confronto a tre...ci sarà: soprattutto a tutela dei cittadini portoferraiesi, che consideriamo non un mero strumento di consenso ma una comunità con cui condividere e gestire la cosa pubblica.