E’ veramente assurdo che da Portoferraio, per inciuci di partito, si sia arrivati ad indicare quale Presidente della Port Authority un nominativo del continente. Che il Sindaco di Portoferraio esprima il proprio appoggio ad un compagno di partito continentale sarà anche in linea con il suo comportamento; sarà anche ciò che il PD gli ha chiesto e si aspettava; ma, certamente non è né condivisibile né, tantomeno, accettabile.
Sino ad oggi, infatti, è sempre stato nominato un soggetto espressione della città di Piombino: gli ultimi otto anni sono stati a guida dell’ex Sindaco della città, Luciano Guerrieri.
Al nostro territorio appartengono due dei tre comuni che compongono l’Authority e, quindi, nell’ottica di una giusta ed equilibrata alternanza del prestigioso incarico, è corretto far ricoprire tale ruolo ad un soggetto espressione del nostro territorio. E’ in questa direzione che si doveva esprimere il Sindaco di Portoferraio.
Pertanto, nella convinzione che la difesa del territorio debba partire, proprio, da coloro che il territorio rappresentano, invitiamo il Sindaco Peria a fare una doverosa marcia indietro, ritirando l’appoggio manifestato ad Anselmi .
L’Elba, oggi, senza se e senza ma, ha il diritto di esprimere il suo Presidente. Deve essere presa una formale e unanime posizione, pretendendo che la prossima nomina alla presidenza dell’Autorità portuale, nel rispetto delle caratteristiche richieste dalla legge, sia di nostra espressione. I contentini non ci bastano più. Diversamente, i nostri comuni devono staccare la spina ed uscire dall’Autorità Portuale, chiudendo i rubinetti a chi continua ad ingrassare alle nostre spalle.
Roberto Marini - capogruppo "Gente Comune"