Riceviamo e pubblichiamo la lettera che Don Pier Luigi Castelli invia a Sindaco e Comando di Polizia Locale di Portoferraio riguardo la modifica alla viabilità in Via della Fonderia
Egregio Signor Sindaco,
chi Le scrive è un residente in Via della Fonderia al numero 57 dal giugno 2023, proveniente da Piombino dove ho esercitato il mio ministero di Parroco. Mi chiamo Pier Luigi Castelli e già in precedenza in questo appartamento abitavano i miei genitori fino alla morte di mio babbo, Cristino Castelli, nel 1999 e poi della mia mamma, Lina Toccaceli, nel 2012. Obbedendo ad un Decreto Vescovile che chiedeva di lasciare ogni incarico al compimento degli ottanta anni, mi sono ritirato a Portoferraio prendendovi nuovamente la residenza, velocemente accordatami.
Ogni volta che venivo a trovare i miei cari, mi chiedevo perché fosse chiusa Via della Fonderia obbligando le macchine a fare inversione di marcia, tra l’altro in un tratto di non facile manovra, e compiere due volte lo stesso tratto di strada, quando sarebbe stato più semplice giungere da Via Guerrazzi e Via Sebastiano Lambardi e scendere da Via della Fonderia, compiendo una sola volta il percorso anche se non si fosse trovato posto per il parcheggio della macchina.
Finalmente vidi compiuto, ultimamente, ciò che a me da tanto tempo suggeriva il buon senso.
Adesso sono venuto a conoscenza dell’Ordinanza che ripristina l’inversione di marcia nella strada dove abito.
Premetto che nessuno a me è venuto a chiedere di firmare una petizione che solo tramite la stampa venni a conoscere, altrimenti avrei spiegato quelle che a me sembravano e continuano a sembrare le giuste motivazioni che sconsigliano quest’ultimo provvedimento:
- ben prima del cambiamento del senso di marcia la strada aveva necessità di essere riparata nei punti in cui era sconnessa e pericolosa (sono contento che anche i latori della petizione se ne siano accorti);
- non credo sia aumentato notevolmente il traffico delle macchine sulla via, giacché a chi conviene percorrere Via Guerrazzi per poi scendere da Via della Fonderia?
Gli unici potrebbero essere quelli di Via Sebastiano Lambardi, dieci o dodici famiglie al massimo, e solo quelle che hanno trovato il posteggio sulla loro strada;
- ho più volte constatato in precedenza i mezzi pubblici e specialmente le Ambulanze essere costretti a faticose inversioni di marcia o guidare in retromarcia fino al punto più largo della strada, mentre ora si entra da Via Lambardi e si esce verso la Piazza Cavour;
- si pensa di cambiare la segnaletica che in precedenza risultava erronea e creava incertezza al conducente che giungeva da Via Pietro Gori o da Piazza Cavour?
Capisco che si possa trovare difficoltà al cambiamento di inveterate abitudini, ancorché sensato. A me, che nonostante i miei quasi ottantadue anni continuo a guardare avanti più che indietro, è capitato di incontrare persone che hanno avuto queste difficoltà. Tuttavia ritengo, fino a prova contraria, che non sia opportuna la modifica che è oggetto dell’Ordinanza: complica le cose, non risolve alcuno dei problemi oggetto della petizione giacché si obbligheranno le macchine ad andare avanti e indietro magari incontrando e dovendo scansare chi sta salendo (se si ripristina la situazione precedente) od obbligando a fare tutto il giro fino al Forte Stella, ma con una pericolosa svolta a destra in cima alla salita di Via della Fonderia, visto il procedere delle macchine da Via Lambardi.
Ho cercato di spiegare perché non mi sembra sensato in questo caso tornare indietro a ciò che un’altra Amministrazione aveva deciso. Basterebbe porre una videocamera che sconsigli il passaggio a coloro che indebitamente lo facessero, con incremento delle casse dell’Amministrazione, ma forse ci si accorgerebbe che non sarebbero poi molti. Ben altri provvedimenti aspettano, sui quali l’attuale Amministrazione potrà caratterizzare proficuamente il suo operato.
Ringrazio dell’attenzione e saluto con rispetto.
Don Pier Luigi Castelli