"L’isola ha bisogno di essere unita, ha bisogno di progetti condivisi e ritengo che le categorie economiche ultimamente stiano dando prova di forte unità di intenti. Solo se il territorio è unito e coopera per la realizzazione di obiettivi comuni possiamo avere la speranza di portare avanti idee e progetti e di vederli concretamente realizzati ed in questo percorso le associazioni di categoria e gli altri soggetti pubblici e privati hanno un ruolo fondamentale e devono impegnarsi unitariamente e responsabilmente in un processo di selezione che metta al centro di una progettualità ampia e condivisa pochi ma concreti progetti territoriali.
La complicata stagione di instabilità politica crea difficoltà a fornire “visioni” e progettualità di largo respiro, è chiaro come l’adesione ad associazioni di categoria risulti uno dei pochi strumenti ancora in mano alle imprese per contribuire alla determinazione dell’azione di governo sia su scala nazionale che locale". Questo il punto focale della Tavola Rotonda tenuta, giovedi 14, da Confesercenti sulle strategie turistiche per un rilancio della nostra Isola.
Molti sono gli ostacoli e le difficoltà da superare per raggiungere l'obiettivo, da quelli più macroscopici, come quelli legati ai trasporti, a quelli apparentemente “minori” ma pur sempre centrali.
Il ruolo e lo sviluppo delle infrastrutture costituisce per l'Elba uno dei principali nodi da affrontare al fine di aiutare la crescita del turismo, il Porto, un adeguato servizio ferroviario funzionale al trasporto marittimo e naturalmente l’Aereoporto sono questioni centrali.
A proposito del Porto le istituzioni devono prestare la massima attenzione alla funzione della Port Authority. La posizione di Confesercenti sulla nomina e sulle candidature rese pubbliche, nonostante il ruolo strategico che l’Ente riveste per l’Isola d’Elba, è critica, soprattutto per il metodo che non è apparso propriamente in linea con un’auspicabile necessità di confronto con le categorie.
Nella definizione complessiva degli assetti apicali della Port Authority, fermo restando i requisiti previsti dalle norme, è necessario trovare un equilibrio in grado di contemperare le diverse esigenze territoriali delle due sponde del canale.
Dall’importanza che riveste la Port Autorithy per il traffico marittimo dell’Elba alle questioni riguardanti i servizi di traghettamento dei turisti il passo è breve, negli ultimissimi anni alcuni miglioramenti ci sono stati. Inoltre non va dimenticata la presenza di piu’ vettori, perché anche con il solo servizio estivo di alcune compagnie si favorisce una libera concorrenza ed un generale beneficio, seppure quest’ultimi orientati al movimento turistico.
Restano purtroppo dei nodi da risolvere sul servizio cosiddetto invernale, quello che costringe i residenti, aziende e privati, a confrontarsi con orari e servizi sempre molto problematici.
Nell’ambito complessivo della mobilità deve essere sottolineata la necessità di una maggior attenzione ai trasporti ferroviari ed autobus, con servizi ai passeggeri, linee veloci e coincidenze puntuali per attrarre un turismo che appare in crescita ed in linea con la cosiddetta sostenibilità ambientale. Incentivare la tratta ferroviaria dal porto da e per Pisa, aumentare i servizi di shuttle bus aeroporto di Pisa - Piombino, pensare a mezzi di trasporto più efficienti sull’Isola d’Elba, quali servizi shuttle per le spiagge (i cosiddetti beach bus) o servizi di boat taxi con carburanti ecocompatibili, che permettano ai turisti di arrivare nelle spiagge meno raggiungibili senza l’uso dell’auto.
Ultima la questione sull’aeroporto. Sull'infrastruttura aereoportuale, questione decisiva per il futuro turistico del territorio, si è detto molto in questi anni, adesso, finalmente sembra che la situazione si stia sbloccando, grazie anche agli interventi della Regione. Resta, tuttavia, ancora molto da fare.
Raccogliendo anche le indicazioni emerse in recenti incontri pubblici, dopo la pregevole opera di sistemazione dei locali dello scalo, dobbiamo concentrare i nostri sforzi nel progetto di allungamento della pista di 200 metri in modo da far atterrare vettori con maggiore capienza, passando quindi dagli attuali 50 posti ai 70.
Diventa necessario comprenderene le potenzialità di un PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) che potrebbe portare nuovo lustro alla nostra Isola: pensiamo a cosa significherebbe riuscire a far diventare l’Elba un’isola a zero emissioni. A livello di marketing territoriale e di immagine sarebbe un’operazione eccezionale, mentre le singole aziende acquisirebbero un konw-how che permetterebbe loro di esportare questa esperienza in altre realtà italiane ed estere.
Questo scenario nuovo richiede strategie e strumenti nuovi rispetto al passato e soprattutto un cambio di atteggiamento anche da parte degli imprenditori. Oggi è fondamentale saper usare il canale web, disponendo degli strumenti necessari, siti strutturati adeguatamente, collegati con i social network, sistemi di indicizzazione efficienti e veloci, sistemi di booking on line e channel-manager che agevolino il lavoro degli operatori del settore.
Comunicare un’identità unitaria del territorio elbano attraverso azioni, progetti ed iniziative tra loro armoniche significa realizzare un marchio riconoscibile isola d’Elba che sia in grado, grazie ad uno staff di comunicazione efficiente, di promuovere eventi, valorizzare un turismo alternativo, legato allo sport, ai prodotti tipici enogastronomici, e al patrimonio storico e culturale.
L’Arcipelago e l’Elba sono un territorio le cui potenzialità sono purtroppo stridenti con la carenza di servizi e con la qualità della vita dei residenti fatta anche di disagi dovuti ai trasporti (sia marittimi che aerei), all’assistenza sanitaria, sempre più ridotta all’osso, alla perdita del tribunale, alle problematiche scolastiche, ai problemi di approvvigionamento idrico, alla gestione estiva dei rifiuti e altro ancora.
Parliamo di problemi evidentemente peculiari e non del tutto risolvibili con gli attuali strumenti istituzionali. Per questo i tempi sono maturi per richiedere con forza una vera legge che riconosca queste peculiarità e tutti i diritti che di fatto oggi vengono negati agli abitanti non solo dell’Elba ma anche di altri territori insulari. Crediamo che serva una vera e propria Legge per le piccole isole, solo così possono essere considerati nella loro pienezza, e forse, affrontati una volta per tutte, i problemi di chi vive l’universo “isola”.
Per concludere, e tornando all’argomento oggetto convegno, la Confesercenti ribadisce che l'azione nei confronti del sistema turistico elbano sarà costante ed attenta; l’Elba rappresenta oggettivamente un punto di eccellenza dal punto di vista turistico capace di rappresentare un importante valore aggiunto per tutta la Toscana costiera e non di meno l’asset fondamentale per un auspicabile e rinnovato e originale sviluppo del nostro territorio.