Che stia prendendo corpo un Elba diversa in cui si faccia a gara per unire anziché per dividere?
Di certo le ultime settimane hanno portato una ventata di consapevolezza e di impegno, un nuovo modo di fare Elba nel segno di quella voglia di crescere mostrandosi all'altezza di questa terra e di fare impresa in sinergia con una comunità che ha in questa nuova trasparente alleanza l'occasione di una condivisione di obiettivi storica e sufficiente a se stessa.
La politica - quella dei partiti - sembra non capire la nuova alleanza tra l'economia di un territorio e se stesso nel segno di un giudizio del passato non affidato alle parole ma ai fatti..
Qualcosa sta cambiando e lo dimostra il pluralismo e la serietà delle voci che escono allo scoperto e parlano di quello che forse da tempo avrebbe meritato di occupare le pagine di stampa e blog.
Mi riferisco in primo luogo al bisogno di una scuola migliore in cui l'attenzione ai nostri ragazzi abbia segni tangibili e veda amministratori più attenti e scuole più capaci di guardare fuori e confrontarsi in modo più aperto con il mondo esterno.
Lo hanno testimoniato egregiamente la Prof. Battaglini al convegno di Confesercenti e le mamme del Comitato dell' ISES Foresi alla manifestazione di presentazione della Fondazione Elba, consegnando o riconsegnando idealmente al territorio quello che del territorio e' la risorsa più preziosa e la più grande responsabilità.
Si tratta, tra tante sfide della più seria...quella di dare ai nostri figli la possibilità di costruire l'Elba migliore possibile sapendo che anche noi abbiamo seriamente provato a farlo.
Una possibilità di scrivere almeno una tregua tra la nostra storia ed il nostro futuro.
Paola Mancuso