Riunione del direttivo dello Spi Cgil critica e innovativa, con Massimo Mammini, ma anche altri, impegnato a mettere in discussione le strategie del sindacato stesso, reo di immobilismo, soprattutto nella classe dirigente, succube del sistema politico-economico. "Ma anche noi della base -ha detto Giuliana Costagli- abbiamo troppo delegato e oggi i risultati si vedono". Mammini, nuovo volontario di via della Fonderia, dopo la relazione di Enrico Pedini, segretario provinciale del sindacato pensionati, presente anche Beppe Bartoletti, dell'organizzazione congressuale, ha detto nettamente: "Ma questa crisi è intollerabile, ma il sindacato dov'era?". Giuseppe Pisani, Luciano Lunghi, Giovanni Conforti, Sergio Segnini e altri hanno espresso altri concetti critici, che si possono leggere nel sito www.pensionaticgilelba.org e tutti vogliono quindi, dal congresso isolano che si svolgerà il 25 Febbraio alla sala della Provincia, una radicale svolta di politica sindacale, in grado di dare certezze alla popolazione, per eliminare privilegi e storture di uno Stato corrotto, come dimostra l'ultimo caso di Mastrapasqua presidente dell'Inps. "In Germania- aveva detto nella sua relazione Pedini, non risparmiando alcuna delle criticità che si vivono oggi- i sindacati appoggiano i partiti se rispondono alle istanze sociali". In Italia la situazione è del tutto invertita. Pisani ha ricordato un certo immobilismo anche nella Cgil elbana, come nel caso sanità e vede minacciati i diritti acquisti con le lotte del passato. Conforti si è spinto a dire: ”Ma chi è oggi di sinistra in Italia? Nessuno o pochi, che almeno il sindacato, per la storia progressista della Cgil, si salvi”. Le risposte del malcontento al congresso intercomunale gestito dalla segretaria Maria Mibelli.