Prendo atto che anche il Consigliere Dini di fatto ha avviato la sua campagna elettorale raccontando, come al solito, proprie verità per tutto quello che è accaduto a Campo negli ultimi cinque anni.
Verità che a furia di raccontarsele diventano quasi vere.
Siamo nel politichese puro, il peggiore.
Lui è sempre “portatore del vero” e gli altri sono “nulla”.
Riesce anche a darsi una sua particolare giustificazione sul nostro contrasto dell'agosto del 2011, come se non conoscesse gli eventi.
Per lui, il Sindaco lo ha voluto punire solo per il fatto che era di “destra”, per avvantaggiare gli altri “diversi” da lui, dimenticandosi che il problema non era politico, ma da ricondursi nei suoi comportamenti. Ritengo a questo punto opportuno ricordare che il suo percorso amministrativo si è concretizzato in sterili polemiche ed inutili contrapposizioni; atteggiamenti che di fatto hanno solo buttato “veleno” e influito negativamente sul gruppo e su quanti si sono rapportati con l’Amministrazione.
Mi meraviglio del perché non si è chiesto per quale motivo nessun altro della maggioranza, fino a quel momento colleghi e compagni di cordata, soggetti che conoscevano la verità quella vera, in quell'occasione, non lo ha sostenuto o seguito all'esterno del gruppo.
Per concludere, senza voler entrare nel merito del contenuto del suo intervento, ritengo doveroso almeno fornire una precisazione: la “famosa” scritta della Piazza del Comune è in realtà costata non oltre la metà di quanto da lui sbandierato. Credo che sia doveroso per un amministratore pubblico avere almeno la capacità di lettura degli atti.
Vanno Segnini
Sindaco del Comune di Campo nell’Elba