Al Presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà provincia:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
All’Assessore ai lavori pubblici, viabilità e protezione civile Catalina Svhezzini catalina.schezzini@provincia .livorno.it
Al Prefetto di Livorno Tiziana Giovanna Costantino Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Al Vice Prefetto per gli affari dell’Elba Giovanni Daveti Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
All’Assessore all’ambiente e energia della Regione Toscana Anna Rita Bramerini regione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Come avrete appreso dalla stampa, la strada provinciale n.26 Bivio Boni – Cavo è stata interessata martedì 4 febbraio da un nuovo fenomeno di sinkhole al km 21,900, preavvisato dal sistema di monitoraggio georadar installato l’anno scorso.
Ciò è avvenuto dopo una serie di micro sprofondamenti che si sono verificati successivamente alla riapertura della strada nel giugno scorso.
Il sistema aveva segnalato dal mese di novembre sintomi computabili in meno di un millimetro, che dalla fine di gennaio si sono accentuati, tanto da imporre una verifica che ha fatto emergere un nuovo episodio.
Tutta la zona in loc. Piano è caratterizzata da tali fenomeni, che suscitano apprensione nella popolazione, oltre che danni ad un’economia già debole e colpita dalla crisi economica.
Dopo l’ultimo sprofondamento che, purtroppo, date le caratteristiche geomorfologiche del territorio, non sarà l’ultimo, s’impongono decisioni urgenti non solo per un ripristino della viabilità alternativa, ma anche per una variante definitiva che eviti il rischio d’isolamento.
L’Amministrazione Comunale di Rio Marina non può che ringraziare la Provincia di Livorno e la Regione Toscana per l’impegno profuso nella ricerca delle cause e nel monitoraggio del fenomeno, ma da una situazione d’osservazione bisogna passare ad azioni volte al superamento, senza trascurare misure compensative per il grave danno che la Comunità ha subito e subirà.
Gli Amministratori di Rio Marina ritengono pertanto che sussistano i presupposti previsti dalla legge n.896 del 1970 e dalla legge n.225 del 1992 e successive per dichiarare lo stato di calamità naturale e con esso consentire investimenti in deroga al patto di stabilità, peraltro già attivabili per ragioni di protezione civile.
Questo per avviare immediatamente la realizzazione di una bretella stabile, la sistemazione della strada intercomunale di Grassera-Chiusa di Rio e la completa riqualificazione della SP 33 della Parata, in completo abbandono per quanto oggetto d’interventi già progettati dalla Provincia di Livorno.
Nel merito delle cause del fenomeno, sulle quali ASA SpA ha avviato una propria indagine tecnica affidata al professor Carmignani dell’Università di Siena, il Comune di Rio Marina sollecita l’insediamento del tavolo di lavoro preannunciato dall’Assessore Bramerini in risposta ad una sollecitazione dell’Ufficio distaccato dell’Elba della Prefettura di Livorno in data 1/8/2013.
Tutto ciò per una doverosa e corrente informazione alla popolazione, che non può essere tenuta all’oscuro della situazione e dei provvedimenti che s’intendono adottare.
Il Sindaco di Rio Marina confida che gli enti in indirizzo, tutti con competenza per la gestione dell’evento calamitoso, si faranno parte diligente per affrontare la grave situazione che si è creata presso la Comunità Riese.
Renzo Galli