Il Comune di Portoferraio ha avviato l’iter per modificare la perimetrazione delle aree presenti sul proprio territorio ed inserite all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Le modifiche progettate riguardano 15 aree da togliere dal vincolo del Parco per un totale di 313.730 metri quadrati di territorio, ed altre 7 aree da aggiunge al Parco per un totale di 443.209 metri quadrati. 22 modifiche, dunque, che porteranno all’interno dell’area protetta ulteriori 129.479 metri quadrati di territorio.
“E’ una proposta che nasce da una analisi del territorio – ha dichiarato il sindaco Roberto Peria – e da un lavoro fatto molto attentamente in questi anni in ordine alla pianificazione territoriale. Ci siamo resi conto che la perimetrazione originale del Parco era decisamente superata, sia perché fin dall’inizio non aveva colto la presenza di attività produttive e di strutture insediate all’interno dell’area protetta, sia perché nel decreto istitutivo non erano invece state riconosciute delle aree meritevoli di tutela. La nostra è dunque una proposta che tende a togliere dal perimetro del Parco aree che non hanno particolari valori ambientali quali aree produttive o destinate a strutture alberghiere, mentre vengono inserite zone di pregio ambientale e storico come per esempio quella di Montebello”.
“C’è poi un problema generale – ha aggiunto il sindaco Peria – che è quello di riallineare i confini del Parco in maniera razionale, ad esempio lungo strade, fossi, o comunque lungo segni grafici del territorio, in maniera che possano risultare più leggibili ai cittadini”
Potranno dunque essere presentate dai cittadini delle osservazioni, o dei suggerimenti, che dovranno pervenire al Comune di Portoferraio entro e non oltre il 14 marzo 2014.
“La nostra proposta – ha detto ancora il sindaco Roberto Peria – è aperta al contributo di tutti; andremo in Consiglio Comunale per fare la nostra proposta definitiva di riperimetrazione entro il mese di marzo. Noi intendiamo divulgare al massimo la proposta di questa nostra idea di riperimetrazione, contando sulla partecipazione più ampia possibile della cittadinanza”. La proposta definitiva verrà poi trasmessa al Ministero dell’Ambiente, che dovrà esprimersi nel merito.