Mentre a Roma si fa già il conto alla rovescia in attesa del passaggio alle Camere del Governo Renzi che per la seconda volta affida il Paese ad una squadra di larghe intese sostenuta da forze eterogenee, la nostra isola si avvia a consegnarsi nuovamente alla sua fragilità politica sacrificando le speranze di molti.
Dopo 15 anni di vita amministrativa ero personalmente certa che qualcosa fosse cambiato, almeno per le solidarietà maturate gomito a gomito nelle grandi umiliazioni politiche subite e nelle forti reazioni popolari che ne avevano sterzato il destino.
Le bandiere portate con onestà intellettuale da molti di noi ci avevano lasciato nudi ed indifesi davanti alla spoliazione di molti diritti e troppe volte ci eravamo ripetuti che la nostra unica forza era quell’identità insulare forse mai davvero compresa nella sua ricchezza ma anche nei suoi limiti geografici e politici.
Ma purtroppo non è cosi e forse ancora una volta la nostra irresponsabilità ed i nostri personalismi stanno pregiudicando la possibilità stessa di raggiungere quelle soluzioni, di scrivere una politica a misura di questo territorio, di credere ancora che abbia un senso l’impegno politico in questa nostra isola.
A perdere non sarà la sinistra o la destra ma saranno le speranze, la mobilitazione, l’indignazione...quello che ho già visto sacrificare una volta e che mi impedisce di combattere un’altra partita persa in partenza dai cittadini di Portoferraio e dell’Elba tutta.
Paola Mancuso