Con riferimento ad alcune dichiarazioni apparse sulla stampa, circa l’effettiva efficacia del monitoraggio dell’area interessata dai fenomeni erosivi, l’Amministrazione Provinciale fornisce alcuni dati tecnici sul funzionamento del sistema georadar, messo a punto dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze.
Nel marzo 2013 i tecnici guidati dal prof. Casagli, avevano fatto una rilevazione diagnostica che aveva consentito di fare una prima valutazione del problema e di individuare un sistema di controllo che permettesse di seguire con precisione l’evolversi del fenomeno, soprattutto in relazione ai problemi di stabilità della strada provinciale 26. Nei primi giorni del giugno 2013, grazie ai finanziamenti della Regione Toscana, il sistema georadar predisposto è entrato in funzione.
Il radar tiene sotto osservazione un'area di 64 ettari, di cui 13 ettari ad altissima precisione e definizione. L’area a rischio di sinkholes, individuata sulla base delle condizioni geologiche e stratigrafiche, è di 12 ettari ed è interamente compresa nel campo di osservazione del radar.
La risoluzione media, ovvero la densità di punti di osservazione, è di 1 m x 1 m, mentre nell'area a più alta definizione tale risoluzione scende a 1 m x 30 cm, ovvero 25 volte e 83 volte superiori rispetto a quelle indicate nell’articolo. Il sistema consente di tenere sotto controllo tutta la zona con oltre 13.000 punti di rilevazione; una mole di dati, quindi, estremamente rilevante e precisa. L’intero sistema di monitoraggio ha avuto un costo per il primo anno di 80.000 Euro (incluso lo strumento e l’installazione) pari a circa 6 Euro per punto controllato.
“Come più volte abbiamo ribadito in questi giorni – dice l’assessore provinciale ai lavori pubblici Catalina Schezzini – il controllo costante e puntuale tramite sistema georadar permette di avere l’evoluzione del fenomeno erosivo praticamente in tempo reale, con implicazioni estremamente positive per la sicurezza delle persone e delle cose e questo grazie all’impegno della Provincia e della Regione. Domani, nell’incontro del tavolo tecnico a Firenze, sarà fatto il punto della situazione per capire in che modo intervenire e con quali risorse, sia per quello che attiene la viabilità, temporanea e definitiva, sia per gli aspetti legati alla sicurezza di tutta l’area”.