Ho seguito con interesse l'intervista al sindaco Peria, il quale durante le sue esternazioni ha espresso le sue opinioni sia sulle vicende di Portoferraio che sulle persone che oggi si candidano come suo successore. Ebbene, la prima cosa che mi ha colpito è l'ammissione tra le righe di essere stato legato a logiche di partito dettate da persone all'esterno della nostra realtà cittadina, e questo per me è molto grave. In secondo luogo esprime considerazioni su due dei tre candidati omettendo di citare il terzo, ma criticando il metodo di fare opposizione dei primi due facendo però riferimento a cosa dovrebbe dire uno che fa opposizione, e guarda caso l'unico che ha sempre criticato il sindaco spiegando anche come si poteva risolvere il problema era il terzo candidato (l'innominato). Sempre durante il colloquio con il giornalista, Peria parla del candidato attualmente all'opposizione descrivendolo come capo della minoranza comunale mettendo in ombra gli altri consiglieri e poi riferendosi al secondo, (dipendente della provincia) conferma che in passato è stato in una lista elettorale di sinistra in sua compagnia, addirittura alludendo che avrebbe preso voti anche da sinistra, confermando quanto da me scritto sulla stampa sulla quale dicevo che non accettavo imposizioni di metodo da chi si spacciava di centrodestra.
Bravo Peria, ma non pensare che tutti siano incapaci di intendere.
Luigi Lanera