Gli ultimi avvenimenti politici riesi impongono una seria riflessione. E´oramai noto a tutti che, per il momento, i candidati ufficiali in corsa per le prossime amministrative siano Coluccia e De Santi.
Il primo, é stato imposto dal PD locale pur sapendo che la sua candidatura é “di rottura” all’interno dello schieramento di centrosinistra. Di rottura per diverse ragioni, a partire dall’esperienze antecedenti di Pino, alla collocazione “non di sinistra” all’interno del suo partito ecc. ecc.
Probabilmente é in perfetta línea con la “gestione Renzi”, comunque a me, come a tantissime persone che si ritengono di sinistra, non piace e non voteremmo mai per lui. La candidatura De Santi, é emersa dalla destra riese, anche se lui stesso si definisce capolista di una lista civica non di parte. La realtá é diversa.
Ho sempre creduto che il ruolo político debba essere separato e distinto da molti altri interessi, in primis quello economico. L’imprenditore deve fare il suo mestiere, quando “scende in campo” si puó intaccare quella trasparenza che al giorno d’oggi é d’obbligo, tralasciando esempi di altri imprenditori che a livello nazionale hanno offerto i loro servigi al popolo italiano. C’é anche da dire qualcosa, credo, sull’amministrazione uscente.
Danilo non ha dato la sua disponibilitá per un suo secondo mandato e, insieme a SEL ha candidato Nadia Mazzei, attuale vicesindaco, candidatura prontamente rifiutata dai notabili del PD.
Che giudizio dare sull’amministrazione uscente?
Diciamo che poteva andare meglio, come tutte le amministrazioni di questo mondo, peró, nonostante tutto ha fatto emergere le qualitá e le capacitá di qualche persona che ha dato il meglio di se stesso, nell’interesse generale.
Poi, se vogliamo, le cause del “poteva andare meglio”, possiamo cercarle nelle defezioni che si sono avute durante il percorso, e ancora peggio, nella logica spartitoria partitica che nella formazione della precedente lista ha voluto imporre certe cariche, ma lasciamo stare le polemiche, acqua passata.
Quello che ci preme oggi e che interessa i cittadini riesi, é il futuro.
Quando si parla di rinnovamento, di volti nuovi, di persone capaci e disinteressate, stiamo facendo demagogía?
No, lo diciamo perché ci crediamo, quindi riproporre minestre riscaldate come si diceva una volta, non aiuta a sconfiggere quel senso diffuso di malcontento e sfiducia nella política.
Voler agitare a tutti costi la bandiera di parte per poi dire abbiamo vinto, non é l’interesse primario dei riesi.
Rinnovamento generazionale, capacitá, disponibilitá e contatto con la gente dovrebbero essere le caratteristiche imprescindibili del candidato a sindaco e dei consiglieri che faranno parte della prossima amministrazione, per questo non mi soddisfano le due candidature attuali.
Auspico che si possa arrivare alla formazione di una lista civica che non abbia dei diktat da seguire di nessuna forza política, composta da persone che hanno a cuore le sorti del nostro territorio e che rappresentino le qualitá sopra descritte.
No al vecchio che avanza.