Un porto leggero a S. Giovanni, (tale per le caratteristiche del borgo) è, com’è noto, condiviso da Sinistra Ecologia e Libertà (e dai suoi amministratori).
Questo è quanto abbiamo sostenuto in incontri formali o casuali- individuali con chiunque, esprimendo così un condiviso concetto di crescita sostenibile, in questo caso della filiera nautica, un progetto che ha, secondo noi, il suo perno occupazionale - produttivo nel rilancio del porto-cantieri e nel recupero urbanistico di quell’ampia area alle porte della città che sembra ancora oggi un’istantanea post- bombardamenti della 2° guerra.
Porto-Cantieri, Porto Turistico della Darsena Medicea, Porto Commerciale e Porto leggero di S Giovanni costituiscono il sistema unitario della portualità della città, nonché il fulcro dell’intero sistema portuale elbano.
Che si realizzi questo articolato progetto, nel più breve tempo possibile, è ciò che ci interessa come forza politica che punta alla crescita socio-economica del territorio, una crescita centrata sul recupero e valorizzazione ambientale e territoriale.
Non ci interessa né abbiamo gli strumenti per entrare nel dettaglio della classificazione del porto leggero di S Giovanni.
Siamo convinti che un aggiornamento di discussione e partecipazione con tutti i soggetti interessati sulla fase attuale della variante urbanistica portuale comunale, a partire dalle novità intervenute con le osservazioni della Regione Toscana, possa servire a rispondere ad obiezioni di tipo tecnico e, soprattutto, a definire le modalità ed tempi ( a questo punto potrebbero essere anche molto brevi ) della realizzazione degli agognati 350 posti barca a S Giovanni.
SEL - Circolo Patrizia Piscitello - Isola d'Elba