Le varie prese di posizione di associazioni categoriali, operatori imprenditoriali locali, organizzazioni sindacali, che si sono di recente succedute a mezzo stampa sulla realizzazione dell’autostrada tirrenica e del congiungimento della 398 con il porto, hanno sottolineato il forte interesse e l’importanza strategica per lo sviluppo e la competitività del territorio di una moderna rete infrastrutturale di comunicazione e portuale. Sono emerse altresì preoccupazioni sulle condizioni di fattibilità, particolarmente sulla finanziabilità e completezza dell’insieme delle opere e sul pedaggio. E’ proprio su queste problematiche che i Comuni della Val di Cornia e dell’Elba si sono espressi, con atti deliberativi inviati alla Regione e a Sat, nei quali sono state definite le condizioni perché questa opera possa rappresentare un ulteriore miglioramento e non una penalizzazione del territorio: dal collegamento con il Porto di Piombino e l’Elba, dalle complanari come quella del Comune di Campiglia, che preservino i centri storici e disciplinino razionalmente il traffico locale, al pedaggio, di modo che esso non gravi sui residenti e sulle attività locali. La stessa Regione Toscana ha, con propria deliberazione, fatto proprie le proposte dei Comuni, integrandole con la richiesta al Governo, sostenuta dai Parlamentari toscani, di sgravare da oneri fiscali l’opera, inserendola tra quelle d’interesse nazionale e internazionale. E’ stata proprio l’azione istituzionale ed unitaria dei Comuni della Val di Cornia e dell’Elba, della Provincia e della Regione, insieme al territorio, ad ottenere questi importanti risultati e che potrà ottenerne altri per assicurarne la realizzazione. Non dimentichiamo che tutto ciò avviene in una situazione finanziaria estremamente grave dove le risorse pubbliche Statali sono drasticamente diminuite e la cui disponibilità per investimenti pubblici e spesa sociale rischia di essere notevolmente ridotta. La risposta alla crisi economica e sociale, che stiamo vivendo come territorio, dalla disoccupazione giovanile a quella dell’industria siderurgica, della piccola e media impresa, al commercio, al turismo, sta tutta nella capacità di proposte e di progetti condivisi e non di difensivi e anacronistici NO. Lavoriamo nelle istituzioni locali e verso il governo nazionale per dare risposte concrete e realizzabili, che sappiano coniugare il rigore con la difesa e lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione. Per noi è decisiva questa battaglia per l’innovazione e l’ammodernamento delle strutture e delle infrastrutture del nostro territorio, per aumentarne la competitività, la produttività, la qualità della vita e dell’ambiente. Di un territorio che, come nel passato e tanto più per il futuro, ha trovato e deve trovare la propria identità nel lavoro e nel benessere sociale di tutti.