Nelle polemiche politiche si usa ormai senza ritegno e senso della misura di tutto e di più. E’ il caso di golpe che nel giro di poche settimane ne ha già registrati stando a talune dichiarazioni quattro o cinque per note vicende politico giudiziarie. Preso l’abbrivio il golpe ha coinvolto ora persino i parchi. Da accuse pesanti lo si ricorderà non erano stati risparmiati già tempo fa; carrozzoni, poltronifici, enti inutili e via denigrando.
Ma all’Arcipelago Toscano da anni famoso soprattutto per una instancabile guerriglia politico-istituzionale degna di miglior causa ora si è giunti davvero al top e anche lì è sbarcato il golpe. Si, le accuse sulle responsabilità della mancata designazione dei membri del direttivo del parco nazionale che rischiano ovviamente di paralizzare l’ente hanno innescato l’ennesima polemica che questa volta ha evocato niente meno che un golpe.
E’ questo il clima e non solo all’Elba. Basta infatti spostarsi di poco pur rimanendo in Toscana e alle Apuane i toni e i termini contro l’idea di sottoporre finalmente l’escavazione del marmo a regole più precise e meno rovinose non sono meno apocalittici e ingiuriosi. Qui con l’aggravante che lo stesso parco fa parte del fuoco amico e proprio nel momento in cui la regione toscana sta discutendo non solo la legge Marson sotto accusa ma anche quella sui parchi e le aree protette che da quel parco pretenderà sicuramente qualcosa di più e di meglio.
Va detto a questo punto che se oggi è possibile sul piano nazionale e regionale mettere in circolazione simili bufale e posizioni fuori controllo e misura che già tanti danni hanno fatto al paese e alla nostra regione ciò è dovuto e non poco allo scarso approfondimento e confronto pubblico a partire dai mezzi di informazione su questi temi che non possiamo lasciare in pasto a chi li conosce poco e ancor meno li vuol conoscere seriamente. E ciò vale anche per le forze politiche e istituzioni nessuna esclusa a partire dal parlamento. Le prossime scadenze in Toscana possono permetterci di non sprecare una occasione unica.
Renzo Moschini