Un Francesco Bosi piuttosto morbido nei toni ha tenuto giovedì una conferenza stampa-incontro nella Saletta degli Albergatori nell'occasione abbastanza affollata.
Evidente il tentativo di stemperare la polemica interna al centrodestra dell'ex-parlamentare, che è andato giù con mano più leggera di quanto ci si aspettasse nei confronti del competitore Ferrari e con il suo maggiore sponsor Barbetti.
Caso mai del sale e del pepe sulla ferita, ce lo hanno messo i "candidati rinuncianti" Marini e Lanera, che sedevano ai lati di Bosi, e che nei loro interventi non hanno risparmiato accuse di slealtà tanto a Ferrari che a Carlo Gasparri (ex-supporter di Marini).
Bosi, motivando la sua scesa in campo come un atto di amore verso un'Isola a cui lo legano affetti familiari, lunga frequentazione e la precedente esperienza amministrativa, non si è discostato comunque dalla sua linea sostanzialmente "sviluppista" (la stessa esternata in un libro scritto qualche anno fa) in cui l'ex-Sindaco piaggese auspicava una crescita delle grandi infrastrutture elbane (sistema viario, porti etc.)
Altro aspetto su cui Bosi ha molto insistito è stato quello dei "diritti negati" agli elbani, o da essi esercitati difficoltosamente, con punte piuttosto critiche verso i "poteri continentali" (dall'Autorità Portuale alla Regione).
Un po' deludente la risposta alla domanda che gli ponevamo, in ordine alle differenze di programma tra le due compagini di centrodestra che si delineano. Bosi ha affermato che le idee di governo ci sono e su queste verrà articolato il programma, da mettere a punto con la gente.
Più interessante la risposta fornita sul tema dei trasporti marittimi, i cui costi per l'utenza hanno raggiunto livelli che tutti ormai ritengono insopportabilmente gravosi. Bosi ha affermato infatti, che se verrà eletto si impegnerà per una revisione della convenzione tra Regione, e che abbia per effetto una tutela maggiore dei cittadini.