Mettere a carico del Fondo nazionale della Protezione civile i costi della ricostruzione delle zone colpite dalle alluvioni in Lunigiana e nell’isola d’Elba. Questo per consentire alla Toscana di cancellare l’aumento dell’accisa regionale sulla benzina di 5 ccentesimi al litro, in modo da non gravare sui cittadini toscani, e solo su di loro, con un aumento dell’accisa complessiva di 7 c/lt. Mentre su tutto il resto del Paese l’aumento sarebbe solo di 2 c/lt.
E’ questa la richiesta che il presidente Rossi ha avanzato nei giorni scorsi e che ha motivato in una lettera inviata ai segretari nazionali dei partiti e ai presidenti dei gruppi parlamentari del Senato e della Camera. Inoltre proprio oggi la proposta (che interessa negli stessi termini anche il Piemonte e la Liguria) è stata condivisa da tutte le Regioni nel corso della Conferenza delle Regioni e delle Province, la cui presidenza si è impegnata a sottoporla al governo nella riunione della Conferenza unificata.
Ecco il testo della lettera inviata dal presidente Rossi:
“Il terremoto che ha colpito nei giorni scorsi l’Emilia Romagna è una tragedia nazionale, che ferisce uno dei centri nevralgici dell’economia, della vita sociale e culturale del nostro Paese. E’, dunque, giusto che l’intera comunità nazionale si faccia carico di partecipare alla fase di emergenza e all’opera di ricostruzione. La Regione Toscana ha avvertito immediatamente questo dovere civico ed etico e, per questo, si è subito attivata allestendo, già poche ore dopo la prima scossa, un campo che oggi ospita oltre 300 cittadini sfollati. Sono questi i momenti in cui è richiesto a tutti di dimostrare l’appartenenza ad un’unica comunità nazionale. E’ giusto che il governo si sia posto il problema di reperire e mettere a disposizione le risorse economiche per fronteggiare l’emergenza terremoto. La solidarietà nazionale nei confronti dell’Emilia Romagna non è quindi minimamente in discussione. Anzi, è doverosa e giusta.
Ma la forma e le modalità scelte non sembrano le più adatte per rispondere a questa esigenza. Come già il governo precedente, si è ritenuto di far ricorso ad un aumento dell’accisa sulla benzina. Con la novità, positiva, di applicare tale aumento all’intera comunità nazionale. Diversamente, nel caso della recente alluvione in Toscana, che ha interessato la Lunigiana e l’Isola d’Elba, il governo ci obbligò ad applicare nel solo territorio regionale l’aumento di 5 c/lt dell’accisa sulla benzina. Contro questo provvedimento, la Regione Toscana ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale, ritenendo che i costi dell’evento calamitoso dovessero gravare sulla fiscalità generale. La Corte ha poi riconosciuto la validità delle nostre ragioni. Proprio sulla base di questo pronunciamento, ho chiesto al governo e sollecito Voi, per quanto di competenza, a sostenere il ripristino del Fondo nazionale della Protezione civile, soluzione certamente più coerente con la ratio della sentenza della Corte.
Ma, in modo ancor più determinato e sempre in coerenza con la sentenza della Corte, chiedo che anche i costi della ricostruzione delle zone colpite dalle alluvioni in Lunigiana e nell’isola d’Elba, siano a carico del Fondo nazionale della Protezione civile. Questo per consentirci di cancellare l’aumento dell’accisa regionale sulla benzina d 5 c/lt, in modo da non gravare sui cittadini toscani, e solo su di loro, con un aumento dell’accisa complessiva di 7 c/lt. Mentre su tutto il resto del Paese l’aumento sarebbe solo di 2 c/lt. Ciò è indispensabile per evitare una sperequazione incomprensibile fra cittadini di Regioni diverse, in contrasto con il principio di solidarietà nazionale e con una disparità di trattamento immotivata.
Vi chiedo pertanto di adoperarVi per correggere questa iniquità. Resto a Vostra completa disposizione per approfondire e supportare con elementi conoscitivi e, se necessario, con proposte normative questa richiesta. Confido che vogliate prendere in seria considerazione questo mio appello e ribadisco in nostro impegno più convinto in favore delle popolazioni così duramente colpite dal terremoto”.