La campagna elettorale è in pieno svolgimento, tutte le liste sono fortemente impegnate in incontri, dibattiti, porta a porta: come è giusto che sia. In fondo le campagne elettorali sono davvero una delle rare occasioni in cui il coinvolgimento dei cittadini con la politica si alza. Ci sono però alcune leggende metropolitane che vanno smontate, giusto per correttezza proprio nei confronti dei cittadini, e qualche precisazione e considerazione da fare.
La prima è questa: fin dal loro primo apparire alcuni canditati Sindaco hanno proposto un martellante smarcamento da rapporti con i partiti per definirsi liberi e indipendenti. Qualcuno si è addirittura beato di essere fuori dalla politica e di non volerci avere nulla a che fare. Due candidati, appartenenti a aree opposte, non hanno mai fatto mistero di avere il sostegno e la presenza di partiti: Lanera e Pellegini.
In particolare Cosetta fin da gennaio è stata presentata come candidata del PD, poi lo è divenuta di tutto il centrosinistra PD-SEL insieme ad altre persone senza tessere. Non c'è nessuna remora e nessuna vergogna nel dirlo apertamente perchè chi come noi ha scelto di stare nei partiti non si sente meno libero e indipendente di altri. Qualcun'altro, invece, ci pare si senta in difficoltà.
Per esempio Coscarella, candidato della lista 5 Stelle, ha affermato in una delle sue prime interviste, che il loro gruppo locale ha faticato molto e ha fatto sacrifici per ottenere l'autorizzazione a utilizzare il simbolo nazionale del Movimento 5 Stelle: ora però la lista quel simbolo ce l'ha e come si fa a definirsi liberi e indipendenti dai partiti o fuori dalla politica se si porta il simbolo di un soggetto politico che si presenta alle elezioni nazionali, al Parlamento Europeo, che ha deputati e senatori?
Ma il massimo lo abbiamo ottenuto con Mario Ferrari che inizialmente pose la sua candidatura come persona senza partiti, apolitica, al servizio della città (ovviamente). Apriti cielo! I candidati sono diventati tre, sono intervenuti pesantemente dirigenti nazionali di Forza Italia, Parlamentari Europei, responsabili provinciali e regionali, un ex deputato ed ex Sindaco UDC che è venuto e poi si è ritirato, querele annunciate. Vi immaginate se una piccolissima parte di tutto questo fosse capitata a noi e al nostro candidato Sindaco: avrebbero strillato che siamo dei colonizzati, che siamo manovrati da Piombino o da Firenze.
Invece loro sono liberi e indipendenti e trasparenti!
Infine c'è la nuova realtà della candidata Dott.ssa Del Torto. Riconosciamo che il movimento da cui è nata la Lista (gli Scoglio-Attivi) ha rappresentato una forma di partecipazione attiva e autonoma ma la Lista è una cosa diversa anche perchè solo una parte di quel movimento l'ha condivisa.
Intanto la Lista Cambiare in Comune si incontra con la politica, checché ne dicano, perchè quando si entra in una competizione elettorale per definizione si occupa una parte politica. Poi c'è la ossessiva ricerca della Dott.ssa Del Torto di definirsi libera e indipendente.
Non è un mistero, però, che tra i supporters della sua Lista c'è la neonata formazione politica locale “l'Altra Elba – per la sinistra” e che il più importante esponente di questa formazione è la persona che rappresenta più di ogni altro il politico di professione, anche se a livello locale. A scanso di equivoci stiamo parlando di Danilo Alessi. Inoltre ci è stato riferito che anche altre formazioni della sinistra radicale hanno espresso pubblicamente interesse a sostenere quella Lista.
Forse si sarà notato che l'unico candidato che abbiamo chiamato con il titolo accademico è la Dott.ssa Del Torto. Lo abbiamo fatto perchè in un passaggio di un suo recente articolo ha fatto un'affermazione sinceramente brutta, un po' supponente, velatamente classista, laddove ha detto che Lei è competente perchè ha una Laurea in Giurisprudenza e può candidarsi a Sindaco mentre dubita che le competenze le possa avere un assistente sociale o un candidato di simile estrazione. Ma Danilo Alessi è d'accordo?
Il circolo PD Portoferraio