Una certa dose d’amor proprio in chi si candida a far qualcosa per la propria città è comprensibile, legittima, di certo mossa da buoni propositi e per questo meritevole di rispetto.
Chi ha governato- governa si espone, com’è noto, più alla critica di ciò che non è stato (ancora) fatto che al riconoscimento di quanto (magari non è poco) è stato invece realizzato.
E’ quasi fisiologico, quali cittadini indaffarati nella vita quotidiana, dare per scontata l’esistenza di un bene o un servizio che c’è ormai da qualche tempo.
Si va nel nuovo cinema o in teatro come ci fossero da sempre; si pagano le rette scolastiche o dei nidi non sapendo forse che sono bloccate dal 2006; la gestione associata della promozione turistica sta dando i primi frutti in città, Napoleone docet, e giustamente si ragiona delle repliche future; si aspetta il bus sotto una pensilina colorata che ha tre anni di vita, si riempie la bottiglia dalla fontanella dell’acqua buona mentre il turista cerca informazioni con il wi-fi gratuito del Comune e trova la strada per i restaurati Forte Falcone e Inglese; il ‘punto a punto’ nel centro è molto meglio dello ‘sporta a sporta’ (siamo oltre il 40% di rifiuti differenziati, inerti e oli domestici compresi). Diamo per scontati e ovvi pure i conti in ordine: il bilancio consuntivo 2013 del Comune di Portoferraio vede un avanzo (non vincolato) di 320 mila euro.
Penso sia giusto, tutto sommato, si diano per scontati i comportamenti virtuosi, poiché una ‘città normale’ va pretesa, con la coerenza di prefigurarla con i comportamenti individuali.
Si tratta di continuare a completarla, questa ‘città normale’, da cittadini e da amministratori, sapendo che gli obiettivi di qualità si spostano per fortuna comunque sempre in avanti e andranno sempre rincorsi.
Tra le cose in itinere, da dare anch’esse per scontate tra meno di un anno, è giusto ricordarne due:
il completo rifacimento di Piazza Marinai d’Italia e del tratto verso la ‘Gattaia’ con recupero di alcune decine di posti auto (già finanziato per fine estate); la disponibilità di circa 200mila euro l’anno in più dal 1 gennaio 2015 sul bilancio del Comune, quando la Regione Toscana darà finalmente il via alla gestione unica del Trasporto Pubblico Locale; un tesoretto conquistato imponendo diversi e più equi parametri nei sistemi di calcolo dei costi, che potrà essere usato anche per favorire una mobilità gratuita verso il centro.
Ma il motivo sostanziale per cui, io cittadino al voto, domenica sceglierò la lista di Cosetta Pellegrini è IL LAVORO. Il lavoro necessario e possibile, la crescita economica e quindi sociale che il lavoro può dare:
Su questo piano non v’è dubbio che la questione più rilevante sia oggi il completamento della strategica operazione economico-ambientale del Porto Cantieri - visibile a volo d’ uccello in questo bel rendering
La realizzazione della filiera elbana della nautica, presente ovunque nel Mediterraneo, è alla portata, e sarà in grado di creare lavoro – formazione di qualità a Portoferraio e all'Elba, come è successo in tutto il Mare Nostrum e oltre; va completata senza indugi, superando gli ultimi passaggi burocratici.
E chi, meglio di chi l’ha impostata, seguita, equilibrata, corretta in un dibattito ampio e lungo è più credibile per portarla in fondo? Questo è lo snodo vero, il pensiero che a me viene oggi in mente ricordandomi delle tante persone che cercano lavoro.
La buona volontà e il rinnovamento sono valori importanti, ma da soli non bastano per amministrare bene; sono tra l’altro elementi presenti anche nella lista di Cosetta Pellegrini, con in più – e qui sta il valore aggiunto- l’ esperienza e la conoscenza dei processi in atto che può consentire di dare risposte di crescita socio-economica rapide e concrete, direi doverose, completando le buone cose cominciate. Quelle, soprattutto, in grado di dare risposte vere all’esigenza di lavoro qualificato che ci assilla.
Carlo Rizzoli