Il sentiero costiero di Galenzana, una spiaggia del Comune di Campo nell’Elba e nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Tosacano, simbolo delle battaglie ambientaliste contro un mega-porto e la speculazione edilizia, è riportato nelle cartografie IGM ufficiali della Regione Toscana e del Piano del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed in quelle più recenti sulla sentieristica, ma questo non ha impedito ai proprietari di un vicino “agriturismo” di tentare ripetutamente, da più di 10 anni a questa parte di occultare il sentiero prima con frasche di ginestra spinosa, poi con massi e piccole frane provocate, per impedire l’accesso a quella che sembra essere l’area che sembra stargli più a cuore: una ex fornace trasformata in mini-appartamento.
Ora la chiusura del sentiero costiero per Galenzana, che negli anni si è trasformato anche nell’unico accesso all’altra spiaggia dei Salandri, è diventata realtà con la realizzazione di due staccionate: una al bivio dopo la chiesina, con un cartello che indirizza nel “nuovo” sentiero realizzato - ed ampliato con mezzi meccanici e demolizione di muretti a secco anche in Zona B del Parco Nazionale - per mandare i turisti verso Galenzana, l’altro proprio prima della discesa verso i Salandri.
La strada costiera, che era stata restaurata negli anni ’90 grazie ad una iniziativa di volontariato ambientale di Legambiente patrocinata da Associazione Albergatori Elbani, Comune di Campo nell’Elba e Rai, è stata nuovamente occultata con frasche, è stata divelta la staccionata e il materiale di scarto è stato scaricato dietro la seconda staccionata, a costituire una nuova barriera a protezione della “privacy” della fornace/miniappartamento.
La strada costiera chiusa, come attesta la presenza di una discesa in cemento sul lato nord-occidentale della spiaggia, portava al vero accesso a Galenzana, reso impossibile da un crollo avvenuto negli anni 2.000 che ha costretto bagnanti ed escursionisti a realizzare un piccolo percorso alternativo. Anche questo tratto crollato, per il quale Legambiente ha sollecitato più volte il ripristino negli anni passati, è stato lasciato degradare fino all’impercorribilità.
Ora tutto questo è stato chiuso con due staccionate che attestano l’impossessamento di un sentiero cartografato, così la gente che vuole raggiungere i Salandri si sta creando pericolosi passaggi a danno della vegetazione protetta dal Parco Nazionale e dal un Sito di interesse comunitario dell’Unione europea.
Legambiente invita la nuova Amministrazione Comunale di Campo nell’Elba a mettere fine a queste prepotenze, culminate negli anni passati anche in diversi abusi nella zona, ed a far riaprire e liberare immediatamente da occultamenti ed ostacoli il tratto costiero della strada costiera che congiungeva Marina di Campo a Galenzana e divenuta l’unico accesso ai Salandri.
Invita anche il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano a controllare su quanto sta avvenendo nell’area di Galenzana, in particolare per quanto riguarda l’ampliamento e spostamento e chiusura di sentieri più volte segnalati da escursionisti, turisti e da Legambiente.