Il convoglio della Concordia è in vista Genova. Al seguito, la barca Maria Teresa, con a bordo gli esperti di Greenpeace e Legambiente - impegnati nell’operazione “Costa ti tengo d’occhio” - che seguono la fase di trasferimento del relitto, a tutela del mare del Santuario dei Cetacei.
“Siamo sollevati per il buon esito dell’operazione, che presentava incognite ed alti rischi per il mare del Santuario dei Cetacei, ma siamo ancor più sollevati da quello che abbiamo potuto vedere e analizzare con i nostri occhi: il mare gode di ottima salute, ma ha bisogno di interventi mirati di tutela sia dal punto di vista ambientale che normativo”
dichiarano dalla barca Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace e Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente.
Ieri pomeriggio si è alzato per l’ultimo volo di ricognizione anche l’elicottero utilizzato da Greenpeace per le analisi termografiche del mare attraversato dal convoglio. Anche stavolta i risultati sono rassicuranti: “Analizzate circa 40 miglia totali in scia alla Costa Concordia. Dalle immagini si osservano l’assenza di materiale diverso dall’acqua, non sono presenti a mare chiazze termiche di forma irregolare indice di sostanze galleggianti liquide, si nota in prossimità del convoglio la scia d’acqua con temperatura più bassa. Osservando la Concordia dallo scafo non fuoriescono sostanze sospette.”
Anche il monitoraggio effettuato dalla Goletta Verde Straordinaria di Legambiente sulla presenza di eventuali idrocarburi rilasciati dal convoglio non ha rilevato nessuna presenza di sostanze inquinanti.