Per i cretini non sembra esistere medicina. Il Santuario della Farfale, a Monte Perone, nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, dedicato alla memoria della fotografa naturalista Ornella Casnati, è stano nuovamente vandalizzato dagli imbecilli. Altre persone hanno però raddrizzato i cartelli e assicurato i cartelli con le varie specie di farfalle come potevano e avvertito Legambiente
Ancora una volta quelli che sembrano i soliti attempati teppisti hanno danneggiato, probabilmente arrivando in macchina o moto in una zona chiusa al traffico, i primi due cartelli non visibili dall’aerea pic-nic di Monte Perone. Si tratta della stessa vigliaccata perpetrata nel 2011, ma questa volta, nell’impossibilità di strappare da terra il cartello con l’immagine e la descrizione di due specie di farfalle questi energumeni decerebrati hanno letteralmente spezzato il sostegno.
I vandali che hanno operato nella parte di crinale del sentiero n. 5 hanno invece usato altre tecniche: il cartello in cima alla salita della pista forestale sembra sfondato con una botta ben assestata, due cartelli sono stati sfregiati probabilmente con una chiave, il penultimo cartello del percorso è stato rotto con una pietra.
Il Santuario delle Farfalle Ornella Casnati, subito diventato uno dei più noti ed importanti d’Europa, è stato finanziato dal progetto "insieme per la biodiversità" a salvaguardia della natura protetta dai Parchi, .un’iniziativa congiunta di Enel e Legambiente. Il percorso, inaugurato nel 2009,è stato progettato da Leonardo Dapporto, Ornella Casnati, Angelino Carta, Umberto Mazzantini e realizzato da un’altra persona recentemente scomparsa: Mario Mazzantini, in stretta collaborazione col Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano.
Lungo oltre due chilometri del sentiero n. 5, che collega Monte Perone a Monte Capanne, sono stati sistemati circa 50 cartelli che illustrano quasi tutte le specie di farfalle che possono essere osservate e le principali caratteristiche ambientali e biogeografiche che rendono questo luogo così importante per questi animali.
«I vandali si accaniscono ancora una volta contro questi cartelli perché sanno che la biodiversità, la varietà degli esseri viventi che popolano la Terra, è da sempre sinonimo di ricchezza e di coesistenza – dice Umberto Mazzantini, responsabile Isole Minori di Legambiente – La Biodiversità è il risultato dei lenti processi evolutivi che, sotto la spinta della selezione naturale, agiscono sulle caratteristiche genetiche e morfologiche delle specie, permettendo così alle forme di vita di adattarsi al cambiamento delle condizioni ambientali, un processo che ha coinvolto le farfalle elbane ma che evidentemente non riguarda questi attempati teppisti antiparco e che li pone al livello più basso: quello dei rabbiosi distruttori della bellezza. Questo insensato vandalismo è anche uno sfregio alla memoria di Ornella e Mario che hanno lavorato alla realizzazione di un Santuario che è uno dei gioielli naturali dell’Elba, l’area con la maggior concentrazione di specie di farfalle d’Europa. Chiediamo al Parco di denunciare, come faremo noi, alla magistratura questi teppisti che devastano i cartelli al limite dalla zona di protezione intergale ed ai comuni di Marciana e Campo nell’Elba una parola di condanna per che distrugge insensatamente un Santuario naturale, che è anche un’attrattiva turistica, che sorge proprio al confine dei loro territori».