La lettera della Prof. Roberta De Monticelli di SALVIAMO IL PAESAGGIO al Segretario del Pd, che segue un incontro pubblico in cui si sono discussi i problemi ambientali, è da considerare per più versi una positiva novità che c’è da augurarsi abbia un seguito non soltanto sul piano nazionale. In effetti se ai partiti specialmente con importanti responsabilità anche di governo regionali e locali hanno sempre maggiore bisogno di entrare in rapporto con movimenti ed espressioni varie della società civile anche questi devono riuscire sempre più a sintonizzarsi e misurarsi alla pari con la politica.
L’accorata lettera della De Monticelli parla di rischio suicidio del nostro paese che non riesce a salvaguardare le bellezze del suo patrimonio storico culturale. E chiede a Bersani se la bellezza per il Pd è un lusso se non una stravaganza. Giusto, ma il patrimonio a rischio -e non solo per il nostro paese- è anche quello delle risorse naturali che al pari di quelle storiche e culturali dobbiamo lasciare anch’esse in eredità alle future generazioni. Bersani alla domanda stimolante e critica che tutto ciò finora non è contrastato a dovere come si può agevolmente vedere dai disastri in atto, avrebbe risposto che non tutto dipende da decisioni nostre ma anche da quelle prese ‘altrove’. Il che oggi è più vero di ieri visto che a partire dall’Unione europea -ma non solo- tutta una serie di direttive, normative e programmi comunitari condizionano anche molte delle decisioni nostre. Purtroppo noi finora non abbiamo brillato nell’ avvalersi al meglio e del tutto di quelle disposizioni tanto che siamo stati ripetutamente sanzionati anche con pesanti multe. Quindi anche alle decisioni prese ‘altrove’ dobbiamo rispondere alla stessa stregua di tutte le altre specie oggi in un mondo sempre più globalizzato.
L’elenco degli esempi che dimostrerebbero chiaramente questi ritardi, errori, ‘sviste’ anche del Pd a partire dai comuni, dalle province, dalle regioni dove amministra e governa à lungo, vario e allarmante anche per una regione come la Toscana che pure ha una tradizione di governo anche in campo ambientale di tutto rispetto.
L’affanno che anche il Pd mostra oggi a rispondere con chiarezza e incisività dalle sedi parlamentare giù giù per li rami fino alla dimensione locale, mostrerebbe una ‘tradizione’ dura a morire ossia quella che confinerebbe tali tematiche in ambiti di nicchia. Personalmente ritengo che la sinistra –non intendo i verdi o l’associazionismo ambientale connotati da diverse matrici culturali- ha invece una tradizione che deve saper recuperare e mettere a frutto e che risale proprio a quella società sobria e ‘austera’ che non rimetteva tutto al PIL e al mercato e che considerava l’ambiente non un valore ma un costo e un intralcio che mosse già Berlinguer.
La De Monticelli mi pare rimproveri a Bersani anche una certa eccessiva ricerca bipartisan che in effetti in mancanza di posizioni chiare può generare mostriciattoli come sta accadendo al Senato con la nuova legge sulle aree protette. Spero che la lettera serva al Pd e rimettere rapidamente mano ad una riflessione sulle politiche ambientali meno sbrindellata e parcellizzata in troppe nicchie anche strambe destinate difficilmente ad incontrarsi e soprattutto raccordarsi per assumere finalmente i connotati di una politica nazionale.